L’Ussi della Campania – Gruppo Felice Scandone stigmatizza il comportamento della Salernitana 1919 che con una decisione grave, discriminatoria e lesiva della libertà di stampa ha impedito ad un giornalista pubblicista del quotidiano La Città, Pasquale Tallarino di assistere alla conferenza stampa dell’allenatore Ersilio Cerone, svoltasi al termine dell’allenamento sul campo di Eboli.
Si tratta – rileva l’Ussi Campania – di una provvedimento che non ha alcuna giustificazione, come d’altronde implicitamente confermato dallo stesso direttore sportivo della società, Nicola Salerno il quale non ha saputo dare alcuna motivazione alla decisione censoria e che se l’è cavata con una frase – “Perché così abbiamo deciso” – che la dice lunga sull’origine del ‘castigo’ comminato al giornalista ed alla testata.
Scegliersi gli interlocutori nel mondo dell’informazione in base ai propri comodi o alle proprie simpatie è un ‘vezzo’ al quale periodicamente le società sportive ricorrono e lo fanno soprattutto quando i loro destini non sono particolarmente felici. Ricordiamo alla Salernitana 1919 che la stampa sportiva è, purtroppo, abituata da tempo a tali forme di censura e che, come sempre è avvenuto in passato, non si lascerà intimidire neppure questa volta.
L’Ussi Campania esprime piena solidarietà al giornalista oggetto della discriminazione ed a tutti il colleghi de La Città e garantisce che sarà loro sempre vicina nella battaglia per la libertà dell’informazione e per contrastare gli sforzi che da più parti si fanno per mortificarla e restringerla in un continuo tentativo di asservimento.
Alla Salernitana Calcio, infine, l’Ussi segnala l’opportunità, soprattutto in questo periodo di gravi difficoltà, di incentrare i propri sforzi e le proprie attenzioni più sui problemi dirigenziali, tecnici ed organizzativi che sulle pratiche censorie, che sicuramente non contribuiscono ad aumentare le possibilità di una salvezza tanto difficile da ottenere quanto auspicata da tutto l’ambiente sportivo della città, compreso quello della stampa.