CALCIO: SAMPDORIA- NAPOLI, IL LETARGO DEI GUERRIERI

di Claudia Esposito

In una Genova che spalanca le porte alla primavera a differenza della gran parte resto dello stivale, si disputa l’ultima, attesissima, partita di campionato serie A Tim.

Il Napoli, indipendentemente dal risultato di questa trentottesima giornata, si è già garantito l’ingresso in Europa League (insieme alla Juventus). La Sampdoria invece, lotta idealmente e matematicamente contro il Palermo per il quarto posto dedicato all’accesso alla Champions League (per la quale si sono già qualificate l’Inter, la Roma e il Milan) allo stadio Luigi Ferraris di Genova, dove si scontreranno i guerrieri di Mazzarri e i blucerchiati di Delneri.

Salutano, invece, la serie A: l’Atalanta, il Siena ed il Livorno.

Un’orda di tifosi napoletani, ai quali non è stato accordato il permesso di seguire le ultime gesta (di questo campionato) dei propri beniamini, attende la squadra all’ingresso all’aeroporto Cristoforo Colombo, intonando cori di festa alla vista di coloro che, quest’anno, quando ormai sembrava una chimera irraggiungibile, hanno ribaltato le sorti di un posto in classifica troppo basso, per la loro bravura, la forza d’animo ed il coraggio di reazione.

Tra i convocati del mondiale in Sud Africa che è alle porte, ci saranno anche alcuni dei protagonisti di questo match: il portiere Morgan De Sanctis (Napoli); il difensore Christian Maggio (Napoli), il centrocampista Angelo Palombo (Sampdoria) e gli attaccanti Fabio Quagliarella (Napoli) e Giampaolo Pazzini (Sampdoria).

Appena fischiato l’inizio del match dall’arbitro Nicola Rizzoli di Bologna, sale l’adrenalina e scende in campo con un’invasione innocua un tifoso doriano, che indossa una maglietta di Supermen con tanto di scritta: “Cassano in nazionale”, che è immediatamente invitato ad uscire dal campo proprio da Antonio Cassano in persona.

Ristabiliti gli equilibri inizia la lotta.

La Samp sin dall’inizio pressa e mantiene alto il ritmo di gioco ed il Napoli risponde con una serie di tiri in porta avversaria inconcludenti. Solo al sesto minuto del secondo tempo, proprio uno dei convocati in nazionale, Pazzini, ribalta le sorti della partita gonfiando la rete con un colpo di testa: 1-0 per la Sampdoria con tanto di pubblico in delirio al Ferraris.

Il Napoli non molla fino al quarto minuto di recupero del secondo tempo, ma la tenacia della voglia di realizzare un sogno è più forte di qualunque barriera che gli azzurri abbiano potuto costruire e così, poco dopo l’uscita dal campo di Cassano che a braccia alzate incita i tifosi della propria squadra a sostenere i ragazzi fino alla fine del match, si chiude la partita decretando come vincitori i doriani e facendoli volare direttamente in Champions.

 Così, oltre a questo match, si chiude un’altra tappa della storia del calcio italiano: il campionato 2009-2010, con la quinta vittoria consecutiva dell’Inter.

Occhio di bue. Cala il sipario. Applausi.