La Sidigas non poteva trovare un modo migliore per salutare la propria tifoseria,congedando un 2013 ricco di contraddizioni e polemiche.Ha messo sotto Brindisi (85 a 83 il verdetto) con la forza della volontà , regalando sprazzi di bel gioco e facendo trovare sotto l’albero una squadra diversa,decisa ,concentrata e finalmente consapevole del proprio potenziale. Partenza sprint per Avellino in un clima infuocato dalle due tifoserie.Una vecchia ruggine subito alimentata da un due + uno di Ivanov.Risposta immediata di Snaer con una bomba che annulla lo svantaggio.Bucchi si sbraccia ,pretende più determinazione.James a sportellate mette dentro due splendidi centri ma si carica subito di tre falli costringendo il tecnico brindisino a rilevarlo per Todic.Fuochi d’artificio.Ad un missile di Dyson risponde uno scatenato Lakovic che ne mette dentro due di fila,ma si fa chiamare un antisportivo ,prontamente capitalizzato da Snaer che consente ai brindisini di allungare a+ 7.(15-22).Con Lakovic fuori per quattro falli,Avellino perde la bussola e stenta a ritrovare le contromisure.Campbell e Bulleri affondano impietosamente,Dean si fa pescare ingenuamente in infrazione di passi ed Avellino quasi senza accorgersene finisce sotto di 14 (18-32) .Diventa durissima per i biancoverdi recuperare su una squadra che gioca a memoria,ma la Scandone non molla,stringe i denti, trova punti importanti con Ivanov,una tripla fondamentale di Cavaliero e ritorna di nuovo in quota (34-40) .L’antisportivo ora è fischiato a Todic e provoca una violenta arrabbiatura di Bucchi che vede gli irpini di nuovo a contatto , ma a rimettere le cose sui giusti binari ci pensano due bombe di Dyson e Snaer che mandano tutti al riposo lungo sul 42 a 51.Al rientro la presenza di Lakovic restituisce ad Avellino geometrie e penetrazione ,il tutto però vanificato dalle chiusure chirurgiche di Dyson e Snaer in evidente stato di grazia.Avellino comunque c’è .Con le sue bocche da fuoco,su tutti Lakovic, riduce notevolmente il distacco,portandosi ad un solo possesso dai brindisini (66 a 69) che allungano ancora col solito Dyson,già a quota 27.Ultimo quarto.In una bolgia infernale il centrone bulgaro Ivanov si esalta,fa in pratica reparto da solo,ne mette tre di fila,provocando il primo sorpasso (78-77).Si lotta punto a punto.Il ferro dice no prima a Cavaliero poi a Lewis,mentre a decidere proprio sulla sirena è una fantastica penetrazione di Daniele Cavaliero