Un successo importante (82-78) che interrompe un lungo digiuno. Non si è certo fuori dal tunnel ma i due punti strappati a Venezia servono a dimostrare che la Scandone è ancora in vita ed il campionato non è andato per niente in archivio.Torna al Paladelmauro una Scandone mortificata da cinque sconfitte di fila e decisa a mettersi alle spalle le umiliazioni subite in terra senese .L’ambiente non si è arreso,la società ,a sorpresa, ha provveduto in settimana all’innesto di due nuovi acquisti,il play statunitense Goldwire ed il centro scozzese Achara,lanciando a Vitucci & Company un messaggio forte ed inequivocabile.Stavolta c’è da vedersela con Venezia guidata dall’amatissimo Zare Markovski, in piena corsa play off e rinforzata in settimana dall’arrivo di Sasha Vujacic ,forte guardia slovena che ritorna nel campionato italiano a distanza di dieci anni dall’esordio nella Snaidero Udine.Partenza choccante.Crosariol mura due volte Ivanov,favorendo l’inserimento di Smith che mette dentro la prima tripla.Avellino stenta a sbloccarsi,smarrendosi nella difesa asfissiante predisposta da Markovski. Una tripla di Cavaliero ,seguita da un’altra spettacolare di Lakovic,accende finalmente il motore irpino che con Hajes e Ivanov raggiungono a metà periodo il +10 (17 a 7).Atletismo ed energia ,ma soprattutto tanta,tanta determinazione ,coniugata ad una ritrovata precisione dalla distanza tiene lontano i lagunari,che abbozzano una risposta significativa con le triple del nuovo Vujacic e del solito Smith,chiudendo il quarto con solo sei punti di svantaggio.Vitucci al rientro prova il potenziale dei due nuovi.Dinamismo e centimetri sotto canestro,ma niente di più e Venezia regge bene l’urto a rimbalzo e costruisce gioco con Vujacic e Smith,rosicchiando qualche posizione.Avellino a referto col contagocce ,sei punti in otto minuti e sale inevitabilmente il nervosismo per Lakovic e Cavaliero,sanzionati già con tre falli.Sull’altra sponda Peric ,chirurgico dalla distanza, trova la tripla dela parità,Smith la penetrazione del primo sorpasso,mentre una bomba di Lakovic sulla sirena fissa il 37 a 36 per i padroni di casa.La pausa lunga sembra restituire vigore ai biancoverdi che mostrano maggiore aggressività sotto plancia con Thomas ed un piglio più deciso nel proteggere l’area.Thomas,sontuoso con 26 personali all’attivo ricomincia ad attaccare il ferro e violenta ripetutamente la retina ororossa consentendo ai suoi di tornare in doppia cifra (62-52).Nel finale una tripla dell’ultimo arrivato Goldwire restituisce alla Scandone un sorriso che mancava da troppo tempo.