E’ bastato poco alla sapiente regia di Green per far esplodere un Hanga sopra le righe ed un Anosike ritornato signore degli anelli, miscela perfetta per far riassaporare al Paladelmauro il gusto di una vittoria che mancava dal 13 dicembre. Un successo fondamentale (96-79) per restituire fiducia e serenità ad un ambiente avvelenato da troppe batoste, mentre la Virtus conferma la sua scarsa dimestichezza ad imprese esterne. Grande attesa ad Avellino per l’esordio sulla panchina biancoverde di Fabrizio Frates chiamato in settimana a sostituire Frank Vitucci , nel tentativo di riportare la Sidigas sui binari della normalità dopo dieci sconfitte in undici gare. Su fronte opposto la Granarolo di Giorgio Valli, ex dal dente avvelenato. Coach Frates , che ha avuto solo il tempo di guardarsi attorno, ha preso atto di una mancanza di serenità che attanaglia la squadra, puntando ad una vittoria che renda più semplice il finale di stagione ma che è nata dall’unità di intenti dell’intero gruppo e non dalla volontà dei singoli. Predicava giusto il coach felsineo quando raccomandava ai suoi in settimana di impostare la gara sul ritmo, stando bene attenti all’avvio degli irpini per rimanere in scia e magari tentare il colpaccio nelle battute finali grazie anche a rotazioni più profonde. E White ,Gaddy ed Hazell, almeno stavolta, lo hanno ascoltato spingendo forte e tenendo alta la testa,solo però fino a due lancette d’orologio dalla chiusura quando Frates innesta Hanga che con grinta e talento decreta l’inversione di marcia(22-19) . Alla ripresa delle ostilità Avellino comincia a carburare per davvero ed il suo fatturato si fa sempre più consistente (38-25), con Anosike inspirato e già in doppia cifra e con l’ungherese Hanga, vero mattatore con 23 personali. La Virtus, nonostante gli strilli di Valli, si smarrisce come gruppo e sono in tanti a sbattere contro la difesa di casa o a proporre soluzioni impossibili che permettono alla Sidigas, quasi senza accorgersene , di chiudere al riposo lungo con un rassicurante + 15, nonostante un inspiegabile tecnico fischiato a coach Frates. Incapace di produrre una reazione efficace la Granarolo si fa cucinare a fuoco lento dagli scatenati affamati lupi biancoverdi ,mortificata nel punteggio ma ancor più sul gioco espresso, rendendo il resto del tutto superfluo.
Due coach a confronto,Frates per la Sidigas e Valli per la Granarolo