Bellicoso Ancelotti, a testa bassa e senza nemmeno guardare negli occhi gli avversari, ma con il consueto stile. Nella press-conference in prepartita il mister ha messo in piazza ad alzo zero i cattivi pensieri e le cattive intenzioni del Napoli in Champions: “Abbiamo iniziato bene il girone e vogliamo andare avanti così. Con il Genk dobbiamo stare attenti e vigilare per evitare sorprese. Qui vogliamo fare punti, vogliamo vincere per chiudere almeno secondi nel girone e andare oltre. Sulla carta può sembrare una partita abbordabile, possono emergere però delle sorprese perché al Genk piace giocare a ritmi molto alti”. C’è chi teme i contraccolpi per la sudatissima vittoria sul Brescia. Gli azzurri avranno superato i momenti di paura del secondo tempo con le Rondinell?: “Non sono stato troppo tempo dietro ai risvolti psicologici, non è il caso di soffermarsi eccessivamente. Abbiamo pensato a recuperare le energie, con il Brescia non abbiamo fatto molto bene il secondo tempo, lo sforzo è stato molto alto a causa delle condizioni climatiche. Dobbiamo dare continuità”. In Europa il Napoli è un club molto ammirato e di grande rispetto, dopo aver battuto i campioni d’Europa del Liverpool: “E’ stata una vittoria che ha aperto gli occhi a tutti ed anche a noi stessi, al di là di quello che pensano di noi. Ripeto, questa partita ci può dare la possibilità di andare in testa al girone e di arrivare agli ottavi”. C’è chi insiste. Si è parlato di strigliata con gli azzurri a capo chino ad ascoltare la “tirata” di Ancelotti per quel secondo tempo col Brescia senza capo né coda: “Non mi piace questo termine, si strigliano gli asini. Abbiamo solo parlato degli aspetti che sono andati bene e no. Okay l’impegno, meno l’atteggiamento troppo permissivo. Sono valutazioni che faccio sempre, si possono fare a voce più alta o più bassa, ma parlare di strigliata mi sembra eccessivo”. Insomma l’arrabbiatura non c’è più, gli azzurri sono pronti a tutto: “Ho una grandissima considerazione di questa squadra e dei suoi valori tecnici e tattici molto elevati. Conoscendo quello che può fare – può sembrare strano – non sono però mai completamente soddisfatto. Voglio di più perché bisogna sempre migliorare, mi sembra comunque davvero esagerato tutto il can-can che si è scatenato col Brescia. Dobbiamo essere critici sì, ma non troppo. Non sempre può essere calcio-champagne. Qui, è chiaro, ci sarà da soffrire, ci sarà battaglia, è paradossale ma quando siamo nel fortino sono tranquillo”. Un’altra replica piccante Ancelotti la spedisce a chi gli chiede se col Genk verrà… “rilanciato” Arcadius Milik: “Milik non ha bisogno di essere lanciato, è stato in ritardo perché ha dovuto risolvere un problema fisico. Se giocherà darà il suo contributo”. In chiusura don Carlo indica la direzione di marcia in Champions: “Attenzione, il Genk gioca un calcio offensivo e propositivo e cercherà di farlo contro di noi”, noi invece vogliamo andare avanti, c’è questo di bello mentre Mertens sogna di raggiungere Maradona, è ad un passo dal record dei 115 gol del Fenomeno. Ma Ancelotti non si sbilancia sull’eventuale riconferma di Ciro contro il Genk, al punto da far immaginare una formazione senza il piccolo bomber. Questo è lo schieramento immaginato: Meret; Malcuit, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan (Elmas), Fabian Ruiz, Insigne; Lozano, Milik (Mertens).