Tre punti col ribaltone, è andata più che bene, un altro successo nella seconda trasferta consecutiva e terza trasferta della serie, per far viaggiare il Napoli verso l’Europa. Il rigore perfetto di Insigne (Orsato ricorre al Var per concederlo) ed un’altra perla dal magico piede sinistro di Fabian Ruiz capovolgono il punteggio di un match che si era aperto con un colpo di testa di Chancellor (27’) su angolo di Tonali, il gioiello che tutti vogliono. Non era piaciuto mica molto il Napoli nel primo tempo anche grazie alla mossa azzeccata del Brescia di togliere il fiato a Demme seguito a vista dappertutto, ma nel complesso alla squadra del cuore non è mai mancata la voglia di battersi e di vincere grazie anche ad una risistemata per mettere tutto a posto. Cosa che la squadra di Gattuso ha in pratica effettuato sotto il profilo del risultato in appena quattro minuti del secondo tempo con il penalty di Insigne (50’) e il “numero” di Ruiz (54’), due momenti che hanno concesso alla squadra del cuore un altro allungo in classifica, ma nel complesso non si può dire affatto conclusa l’operazione rincorsa che riprenderà subito dopo l’attesissima supersfida di martedì col Barcellona. “Non mi ci fate pensare, lasciatemi tranquillo, il problema – ha obiettato Gattuso – è che quando parlo coi miei colleghi che hanno qualche anno in più, è che io chiedo se dormono la notte. Mi dicono che col tempo passerà. Invece non passa. Ma devo aggiungere che è una bella sensazione”, il discorso torna all’immediata attualità, tre trasferte tre vittorie: “Non me l’aspettavo, cercavo continuità e credevo comunque in un cambiamento”. Ringhio la vittoria di Brescia la spiega così: “Meglio nella ripresa, il rigore ci ha aiutato, ma poi abbiamo mosso meglio la palla. Volevo questa risposta, la squadra sa soffrire e non va più nel panico quando è chiamata a soffrire”., un po’ rovente lo spogliatoio nell’intervallo, c’era da immaginarlo: “Non posso riferire cosa ho detto ai ragazzi, altrimenti mi censurano. E poi mi dà fastidio vedere la squadra che dopo il gol preso alcuni si insultano e qualcuno fa il vigile perché vuole la palla. Dopo l’inizio che sembrava facile abbiamo cominciato a sbagliare ed è venuta un po’ di tristezza. Nella ripresa avevamo un piglio diverso. Significa che dobbiamo migliorare giacchè con le piccole non è mai una passeggiata. Non dimentichiamo quello che abbiamo passato, momenti terribili quando negli spogliatoi non si respirava una bella atmosfera, perciò vale sempre il discorso dei 40 punti. Ora mettiamoci al sicuro e poi proviamo a fare qualcosa in più. Adesso andiamo avanti partita per partita”. Ora però c’è il Barcellona, ci pensiamo?: “Affrontiamo una squadra che ha qualcosa più di noi, ma spero di recuperare energie per poterla giocare con le nostre armi. Possono metterci in difficoltà, è chiaro, ma voglio un Napoli senza paura, che li rispetta ma che se la gioca con cazzimma”, proprio quello che vogliono tutti!