Due gli eroi azzurri: Osimhen e Ospina regalano al Napoli il terzo posto in classifica, scavalcando l’Atalanta, la Juve e l’Inter. Il primo siglando il gol della vittoria a Bologna, l’altro difendendo i tre punti conquistati contro la squadra di Mihjalovic con un paio di parate miracolose nel finale che consentono al gruppo di Gattuso un consistente passo in avanti. Tutto meritato, bisogna dirlo però, perché il Napoli ce la messa tutta davvero attraverso un impegno continuo e costante per quasi l’intera partita, cedendo qualcosa al Bologna nell’inutile conclusiva impennata dei rossoblù. A dire il vero gli azzurri il raddoppio l’avevano cercato e trovato con Koulibaly, a rete cinque minuti dopo l’inizio della seconda parte, bissando il gol di apertura messo a segno al ventiduesimo minuto del match. Il Var tuttavia cancellava l’impresa del difensore napoletano a causa di un mani di Osimhen rilevato nella mischia in area. Il match tutto sommato è scivolato via senza grosse impennate dall’una e dall’altra parte, il Napoli può recriminare su due errori in fase conclusiva di Mertens e Insigne, mentre il risveglio del Bologna, come già detto, è emerso nelle fasi finali ma senza alterare la conquista dei tre punti da parte dei napoletani. D’altronde Gattuso ha fatto le cose per benino, riportando in campo dall’inizio ben otto giocatori rispetto alla partita precedente e cioè Ospina, Manolas, Hysaj, Ruiz, Bakayako, Insigne, Mertens e Lozano. Proprio quest’ultimo confezionava il prezioso assist per la capocciata vincente di Osimhen. Ringhio spediva invece addirittura in tribuna Ghoulam e Mario Ruj, dopo l’arrivo della squadra a Bologna in mattinata, con un provvedimento punitivo giacchè i due azzurri hanno evidenziato atteggiamenti e dati gps inferiori a quelli dei compagni. Nell’arroventato finale entravano Politano, Zielinski, Petagna ed Elmas che prendevano il posto di Lozano, Mertens, Insigne e Osimhen, quest’ultimo destinatario di fortissime critiche negli ultimissimi tempi, in rapporto ai gol segnati, appena uno in campionato, rispetto al costo del suo cartellino: il gol di Bologna, il secondo della serie in serie A, rende giustizia al giovanissimo attaccante che ha trovato ampi spazi nella difesa avversaria su cui spesso si è avventato trovando la rete dei tre punti. Su di giri naturalmente Gattuso che ha tuttavia qualcosa da ridire nei salotti dei sapientoni dove sostengono che il Napoli è obbligato a giocare per lo scudetto. E il mister alza i toni: “Il giochino di scudetto o non scudetto a me non piace. Se Di Marzio dice che siamo da scudetto lo mando a fanc… Siamo una squadra giovane che bisogna tenere sul pezzo e quando subiamo le legnate bisogna reagire subito. Sono soddisfatto di tutto quello che sto facendo. L’andazzo che c’è a Napoli non mi va giù: troppi maestri. Per mesi mi avete rotto le scatole perché non giocavamo col 4-2-3-1 chiedendomi il 4-3-3. Se sbaglio vado a casa e quando sbagliamo ci metto il mio faccione. Sono contento della prestazione perché non dare profondità al Bologna è tanta roba. Sulle finalizzazioni dobbiamo fare di più”, è il solito problema. Capitolo a parte per Ghoulam e Mario Rui: perché in tribuna? “Perché passeggiavano in allenamento anziché stare sul pezzo” e Gattuso non perdona nessuno. Oggi un’altra giornata di ansia: c’è attesa per l’appello su Juve-Napoli.