Insigne, gol capolavoro. Contro il Torino in vantaggio con il "napoletano" Izzo il capitano salva il Napoli dalla sconfitta. Gattuso: "Siamo stanchi e scarichi, teniamoci stretto questo punto", Ringhio provato dalla malattia all'occhio destro

Lorenzinho Superstar, sul filo dei minuti finali il “gioiello” del capitano che evita al Napoli la sconfitta col Toro, in vantaggio con l’altro napoletano però in granata, Izzo, a rete con un gol in carambola, firmato poco più dall’inizio della seconda parte. Insigne ha insomma evitato un patatrak verso il quale si stava avviando la squadra di Gattuso che spinto dalla disperazione e dall’ansia ha prodotto l’incandescente finale attraverso il quale si è prodotto il pareggio con una conclusione capolavoro del capitano. Un brutto Napoli però, è bisogna dirlo, molliccio e confuso, senza capo né coda e benchè caricato – si immaginava – dalla sentenza sportiva del Coni non è mai apparso in grado di provocare problematiche particolari ad una squadra ultima in classifica e ad avversari che se la sono giocata arditamente sino alla fine. Reduce dalla sconfitta con la Lazio e senza Koulibaly, ma forte del ritorno di Insigne e con Lozano inizialmente in panchina, il Napoli di cose belle non ne ha fatto vedere per niente: ha messo insieme il solito noioso improduttivo possesso palla a ritmo bassissimo  attuato soprattutto nella propria metà campo tra i difensori azzurri, un passo avanti e tre indietro, con la sfera spesso spedita  verso Meret, alternato da Gattuso al posto di Ospina. Sul fronte offensivo nessun pericolo e nessuna conclusione nella porta di  Sirigu da parte di Politano e di altri azzurri mentre Petagna è rimasto prigioniero dei difensori granata. Tra l’altro il Napoli ha perso Demme (sostituito da Elmas, 29’) a causa di un colpo incassato alla schiena da Belotti. Ci ha provato soltanto Zielinski con conclusioni però che non hanno mai centrato lo specchio della porta. C’è da dire che il Torino si è reso conto dell’incapacità degli azzurri nel creare qualcosa di serio ed è diventato audace  al punto da passare in vantaggio ed anche in grado di gestire l’inconsistente reazione del Napoli. A quel punto le mosse di Gattuso: ecco in campo Llorente dopo una vita, Mario Rui per Hysaj, Fabian Ruiz per Bakayoko e Lozano per Politano, al fine di dare un po’ di vivacità in quel grigiore offensivo senza lucidità. Qualche palla-gol è venuta fuori, l’ha sciupata Zielinski di testa piazzando il pallone tra le braccia di Sirigu mentre Belotti creava ancora problemi nel tentativo di finalizzare i rapidissimi capovolgimenti di fronte dei granata. Ma lì davanti c’era Insigne sempre in agguato e il capitano il Toro l’ha preso per le corna con un gol fantastico che probabilmente ha evitato l’apertura di una crisi. Ai microfoni e alle telecamere un Gattuso che sta male, il problema all’occhio destro sta condizionando la sua salute e la sua capacità operativa. Ringhio non nasconde niente: “Non è mancato nulla. Siamo arrivati scarichi e stanchi fisicamente a questa partita. Ce lo teniamo stretto questo punto. Si poteva fare qualcosa in più, ma bisogna vedere come ci siamo arrivati a questa sfida. Quando si gioca ogni tre giorni per quattro mesi di sta. Recuperiamo le energie e guardiamo avanti. La sentenza del Coni? Non bastano le parole, bisogna avere la la testa pronta. La vita è bella e bisogna affrontarla. Sentivo dire in giro che ero morto, tranquilli che non muoio. Ho la miastenia, una malattia immune, da dieci anni. Sto giro mi ha preso forte, ritornerò il più presto possibile. Sono stati dieci giorni difficili per me, anche i ragazzi l’hanno avvertito. Non vedi solo doppio e vedere doppio 24 ore al giorno non è facile. Per me sono stati quattro-cinque giorni terribili, Mi dispiace per la gente che si emoziona a vedermi così. Bisogna accettarlo. Guardiamo avanti. Se un giorno non dovessi  esserci più, preferisco andarmene stando in un campo di calcio…”, si ritorna alla partita col Toro: “Non è solo la questione di Osimhen. Non abbiamo sofferto tantissimo, ma abbiamo fatto troppo poco per dare pensieri al Torino. Non siamo brillanti”, Napoli che scivola al quinto posto in classifica ma per Insigne c’è tutto il tempo per recuperare e fare meglio: “Sono contento per il gol, ma sto male perché non abbiamo vinto. Comunque la stagione non è finita…”