I Gruppi regionali dell’Ussi Abruzzo e Campania esprimono la più ferma condanna per quanto accaduto ieri a Salerno, dove la giovane figlia del tecnico del Pescara, Gianluca Grassadonia è stata bersaglio di una aggressione fisica, contrassegnata da atteggiamenti intimidatori e offensivi, messi in atto da individui che non si possono neppure definire tifosi della Salernitana, il cui comportamento qualifica soltanto come delinquenti comuni.
I giornalisti sportivi auspicano che sull’episodio le forze dell’ordine facciano al più presto piena luce e che i responsabili rispondano fino in fondo dei loro gravissimi e inqualificabili comportamenti.
I Gruppi regionali dell’Ussi Abruzzo e Campania invitano altresì il Pescara Calcio a rivedere la propria decisione, determinata dalla vile aggressione alla figlia del tecnico Grassadonia, di sospendere gli accrediti per la stampa salernitana in occasione della partita in programma domani allo stadio Adriatico. Impedire ai giornalisti sportivi di assistere alla gara, decisiva per la promozione in serie A, e di svolgere il proprio lavoro, significherebbe soltanto limitare irreparabilmente il diritto di cronaca, senza risolvere in alcun modo il gravissimo problema della presenza di frange delinquenziali tra le tifoserie delle squadre di calcio. L’attività della stampa va difesa e tutelata anche per il suo ruolo di ostacolo e barriera nei confronti proprio di tali comportamenti delinquenziali che i giornalisti sportivi hanno sempre condannato in maniera ferma e vigorosa, da qualunque parte si siano manifestati.
I Gruppi regionali dell’Ussi Abruzzo e Campania confidano pertanto nella indulgenza della dirigenza pescarese, che d’altronde si è sempre contraddistinta per la tolleranza e la lucida comprensione dei fenomeni legati al mondo del calcio, anche i più pericolosi e minacciosi, come quelli che purtroppo si sono manifestati in questa circostanza.