Ancelotti sale in cattedra, punta all'Arsenal e a De Laurentiis chiede di blindare Koulibaly e Allan

La foto di Carlo Ancelotti è tratta dal profilo Facebook di Carlo Ancelotti

Alta tensione, con il sorriso sulle labbra, il clichè di Carlo Ancelotti. Sul ponte di comando il nuovo timoniere del Napoli annusa l’aria carica di ansie e di speranze, e detta i tempi di marcia in prossimità della trasferta in Inghilterra per lo scontro con l’Arsenal tra due settimane. Non sta nei panni il tecnico emiliano, il clima difatti è quello dell’Europa League anche se ci sono altre formalità da sbrigare, intanto: la Roma che è alle porte e le partite con l’Empoli e e il Genoa prima di ritrovarsi difronte all’Arsenal. Tre partite interlocutorie che serviranno per tenere alte  tensione e concentrazione, cominciando da domani pomeriggio all’Olimpico con la Roma. Il Napoli ci arriva in emergenza. “Sarebbe da folli pensare già a Londra. C’è qualche giocatore acciaccato e Zielinski squalificato. Fabian Ruiz ha recuperato bene e completamente dopo la febbre della scorsa settimana. No, non c’è emergenza ora. La squadra sta bene, molto bene. Roma-Napoli è comunque una gara di cartello. Per noi è importante per consolidare il secondo posto. Sarà una partita di grande intensità”. Nessun rischio particolare per Insigne, con la Roma non ci sarà, ma verrà recuperato molto presto, assicura Ancelotti: “Insigne non ha accusato nessuna lesione, si tratta solo di una contrattura, il suo recupero avverrà in due, tre giorni”. Di passaggio all’Olimpico: il Napoli andrà avanti di partita in partita: “Siete tutti focalizzati sull’Arsenal. Dobbiamo pensare a fare punti e ad accrescere l’autostima giocando bene. Verranno utilizzati tutti i giocatori”. A Roma per vincere, insomma: “Mi aspetto una prestazione di altissimo livello”. Roma all’ultima spiaggia: “La Roma è preoccupata. Mi aspetto una partita gagliarda e attenta da parte loro. Ci saranno giocatori motivati e concentrati. Sta a noi far aumentare le loro preoccupazioni”. Andiamo in campo: Younes o Verdi al posto di Zielinski, o staffetta tra i due? “Younes è molto in crescita ma non ha ancora i 90 minuti. Devo capire se dall’inizio o a gara in corso. Gioca con molta intensità, soprattutto negli spazi stretti. Verdi? Ha avuto dei problemi e non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. E lui è d’accordo. Ora sta bene. Si riparte. E’ un periodo importante per tutti e siamo fiduciosi. Vedo tutti”. Il calciomercato esplode ogni giorno. Trattative e operazioni possono portare lontano da Napoli Allan e Koulibaly, è un forte sospetto. Ancelotti però e categorico, non ne vuole nemmeno sentir parlare e punta decisamente i piedi. Di queste operazioni non se ne fa niente: “Sono giocatori del Napoli e rimarranno giocatori del Napoli. Quando mi vedrete incatenato a Castelvolturno significa che sono andati via, ma non c’è nessuna volontà né l’esigenza di vendere”, meglio, tanto meglio. Promossi e bocciati, Ancelotti anticipò qualche tempo fa che avrebbe compilato un elenco di chi meritava di restare e chi no.  C’è Mertens che ha il contratto in scadenza nel 2020. Resterà o andrà via? All’attaccante belga il tecnico lega un’altra ferma presa di posizione: “Mertens sta facendo molto bene, è un giocatore promosso, è di aiuto all’ambiente per la serietà e la professionalità. E’ dotato di una forte personalità ed ha un carattere molto positivo. Se devo pensare al mio Napoli del futuro lo penso con Mertens”, aveva ragione Ciro a sostenere che – contratto o no –  lui da qui non si muove.