Alta tensione, con il sorriso sulle labbra, il clichè di Carlo Ancelotti. Sul ponte di comando il nuovo timoniere del Napoli annusa l’aria carica di ansie e di speranze, e detta i tempi di marcia in prossimità della trasferta in Inghilterra per lo scontro con l’Arsenal tra due settimane. Non sta nei panni il tecnico emiliano, il clima difatti è quello dell’Europa League anche se ci sono altre formalità da sbrigare, intanto: la Roma che è alle porte e le partite con l’Empoli e e il Genoa prima di ritrovarsi difronte all’Arsenal. Tre partite interlocutorie che serviranno per tenere alte tensione e concentrazione, cominciando da domani pomeriggio all’Olimpico con la Roma. Il Napoli ci arriva in emergenza. “Sarebbe da folli pensare già a Londra. C’è qualche giocatore acciaccato e Zielinski squalificato. Fabian Ruiz ha recuperato bene e completamente dopo la febbre della scorsa settimana. No, non c’è emergenza ora. La squadra sta bene, molto bene. Roma-Napoli è comunque una gara di cartello. Per noi è importante per consolidare il secondo posto. Sarà una partita di grande intensità”. Nessun rischio particolare per Insigne, con la Roma non ci sarà, ma verrà recuperato molto presto, assicura Ancelotti: “Insigne non ha accusato nessuna lesione, si tratta solo di una contrattura, il suo recupero avverrà in due, tre giorni”. Di passaggio all’Olimpico: il Napoli andrà avanti di partita in partita: “Siete tutti focalizzati sull’Arsenal. Dobbiamo pensare a fare punti e ad accrescere l’autostima giocando bene. Verranno utilizzati tutti i giocatori”. A Roma per vincere, insomma: “Mi aspetto una prestazione di altissimo livello”. Roma all’ultima spiaggia: “La Roma è preoccupata. Mi aspetto una partita gagliarda e attenta da parte loro. Ci saranno giocatori motivati e concentrati. Sta a noi far aumentare le loro preoccupazioni”. Andiamo in campo: Younes o Verdi al posto di Zielinski, o staffetta tra i due? “Younes è molto in crescita ma non ha ancora i 90 minuti. Devo capire se dall’inizio o a gara in corso. Gioca con molta intensità, soprattutto negli spazi stretti. Verdi? Ha avuto dei problemi e non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. E lui è d’accordo. Ora sta bene. Si riparte. E’ un periodo importante per tutti e siamo fiduciosi. Vedo tutti”. Il calciomercato esplode ogni giorno. Trattative e operazioni possono portare lontano da Napoli Allan e Koulibaly, è un forte sospetto. Ancelotti però e categorico, non ne vuole nemmeno sentir parlare e punta decisamente i piedi. Di queste operazioni non se ne fa niente: “Sono giocatori del Napoli e rimarranno giocatori del Napoli. Quando mi vedrete incatenato a Castelvolturno significa che sono andati via, ma non c’è nessuna volontà né l’esigenza di vendere”, meglio, tanto meglio. Promossi e bocciati, Ancelotti anticipò qualche tempo fa che avrebbe compilato un elenco di chi meritava di restare e chi no. C’è Mertens che ha il contratto in scadenza nel 2020. Resterà o andrà via? All’attaccante belga il tecnico lega un’altra ferma presa di posizione: “Mertens sta facendo molto bene, è un giocatore promosso, è di aiuto all’ambiente per la serietà e la professionalità. E’ dotato di una forte personalità ed ha un carattere molto positivo. Se devo pensare al mio Napoli del futuro lo penso con Mertens”, aveva ragione Ciro a sostenere che – contratto o no – lui da qui non si muove.