Sereno, schietto, convinto e consapevole: senza forzare i toni Carletto Ancelotti spedisce confortanti messaggi in lungo e in largo, il Napoli c’è e darà battaglia su tutti gli altri fronti dopo la dolorosa ingiusta uscita dalla Champions, senza abbassare la guardia. Il timoniere della squadra azzurra pone la mano sul fuoco, arriva lo scossone prima della partenza per Cagliari: “I tifosi hanno capito cosa ha fatto la squadra e lo apprezzano. Dalla Champions siamo usciti a testa alta. Siamo e restiamo competitivi. E la gente lo sa”. Resta insomma totale la fiducia nei suoi giocatori che continueranno ad essere protagonisti. La Champions è alle spalle, ormai. Un ultimo riferimento però è obbligato da parte del tecnico, tanto per capire: “Sapevamo che era un girone difficile, sapevamo cosa vuol dire affrontare contro due tra le squadre più forti d’Europa che hanno vinto dovunque. Ai miei giocatori non potevo chiedere di più: hanno dato al disopra delle loro possibilità”. La bandiera azzurra continuerà a sventolare in alto, Ancelotti ne è sicuro: “Il girone di ferro di Champions ci fa capire che possiamo essere protagonisti e noi vogliamo esserlo in campionato, in Europa League e in Coppa Italia”. Il Napoli ritorna in linea, questo il senso del punto di vista del tecnico azzurro e lo farà alla grande, giacchè la pagina dolorosa dell’Anfield è già stata girata. Gli umori di Casa Napoli sono buoni, rassicura Ancelotti: “La reazione dello spogliatoio è molto positiva. C’è stata delusione ma sappiamo tutti che nulla è cambiato nei progetti del presente e del futuro della squadra e della società, è questo il senso dell’equilibrio raggiunto. Si prosegue verso gli obiettivi della stagione”. Nella testa di tutti c’è sempre il campionato, nonostante il vantaggio della Juventus. Sarà possibile accorciare il distacco? Senza illusioni il discorso dell’allenatore, ma con una postilla: “Il nostro obiettivo è quello di tenere duro. Non so se la Juve perderà punti, ma dobbiamo essere pronti”. La Torcida napoletana vuole vincere e vuole vincere anche la squadra. Qual è la ricetta? “Essere competitivi in Italia e in Europa per portare a casa qualcosa. Il nostro futuro è roseo, la nostra squadra è fatta e costruita per il futuro. Non so se adesso riusciremo a vincere qualcosa ma ci proveremo, eccome”. Il Napoli è rimasto in Europa, anche se su di uno scalino più basso: “Lo ripeto, siamo competitivi in Europa e possiamo fare strada in Europa League, così pure in Coppa Italia”. Già l’Europa. C’è chi immagina una finale di Europa League con il Chelsea di Sarri: “Sì, mi interessa la finale. Mi farebbe piacere incontrare il Chelsea che ho guidato in passato. Sarebbe importante arrivarci. E sono certo che piacerebbe anche a Sarri”. Si torna in campionato con la trasferta a Cagliari, capita in un momento sbagliato questa partita? “No, il nostro è un gruppo molto unito, serio e professionale. Il Cagliari a sua volta è una squadra ben organizzata, ha un’anima forte e pratica un calcio verticale. Siamo due squadre che in maniera diversa amano giocare al calcio”. Fioccano gli interrogativi sulla formazione, Ancelotti non si scompone: “Mertens? E’ sereno e tranquillo.”, è out Mario Rui, rimasto a casa. Ghoulam in campo, forse, altrimenti a sinistra giocherebbe Hysai, ma nell’ipotesi è favorito l’esterno mancino mentre merita una conferma Meret ed anche Milik. E con Callejon che non segna più come la mettiamo? “E’ un calciatore che si fa in quattro nella fase offensiva e difensiva, sa già cosa fare senza che gli parlo. Il gol? Non gli ho chiesto io di fare gol. Adesso però lo farò….”, va bene così.