Sinceramente nessuno l’avrebbe mai immaginato, Napoli sconfitto ad Empoli soprattutto dopo la gagliarda partita giocata all’Olimpico contro la Roma e in preparazione al match di Europa League con l’Arsenal. C’è rimasto di stucco Ancelotti e ci sono rimasti male i tifosi azzurri che si sono spostati in Toscana per seguire la squadra del cuore, apparsa una copia ben sbiadita ed anche mal messa del team che di cose belle durante la stagione ne ha fatte eccome e comunque non sarà la prestazione di Empoli con relativo risultato a far sprofondare il Napoli. Ma non si può spiegare la mancanza d’intensità, di rabbia e di stimoli, particolari che d’altronde hanno fatto infuriare Ancelotti e nemmeno le rotazioni decise dal mister a giustificare il tipo di partita sfoderato dagli azzurri. Chissà, forse la squadra aveva la testa altrove, magari c’è di vero in quello di chi sostiene che tensioni negative legate alla partitissima in Inghilterra hanno finito per rendere molli le gambe degli azzurri, visto che come si è detto nemmeno i cambi effettuati per il turnover offrono giustificazioni comprensibili. Troppi errori e tanta tantissima approssimazione contro un avversario che con il fiato sul collo delle altre squadre che lottano per non retrocedere, c’è l’ha messa tutta a tutti i livelli, dando al match l’impronta di una battaglia da vincere ad ogni costo, malgrado il blasone e la qualità – che a dire il vero si è vista poco – di un team della caratura notevole e non indifferente per composizione e capacità dei singoli e del collettivo. La verità è che l’Empoli ha cercato e voluto i tre punti alimentando la sua prestazione di una voglia inesauribile e di un furore agonistico non indifferente, denominatori che sul fronte napoletano non si sono visti se non in misura piuttosto limitato in alcuni tratti di un finale nemmeno avvincente. Ancelotti in realtà si era affidato ad un centrocampo impostato essenzialmente su Zielinski con Fabian Ruiz tenuto in panchina quasi sino alla fine e che quando è entrato – sul risultato di 2-1 per i Toscani – non ha potuto fare nessun miracolo per rimettere le cose a posto. A sorpresa invece dall’inizio i due giovanotti Ounas a destra e Younes a sinistra e bisogna dirlo non hanno brillato granchè, soprattutto Ounas che avrebbe dovuto e potuto offrire un supporto diverso a Milik. Novità anche in difesa, in cui è rientrato Malcuit ed al quale è stato affiancato Luperto, in coppia centrale con Koulibaly. Nemmeno il franco-senegalese però è riuscito a conferire la consueta solidità al settore arretrato, protetto da Allan non sempre puntuale e dai ritorni continui di Callejon. A sinistra Mario Rui di supporto a Zielinski che nella prima parte è riuscito comunque a bilanciare il gol firmato da Farias e realizzato anche grazie ad una sfortunata deviazione del polacco, 28’, che a sua volta si rifaceva nel finale del primo tempo con una bella botta da fuori area. Intanto c’è da rendere merito a Meret per aver impedito il raddoppio all’Empoli nella prima parte ed anche più tardi (38’) su Caputo e poi ancora con una paratona (74’) su Farias. D’altra parte era anche inevitabile la pressione asfissiante provocata dai giocatori di Andreazzoli, giacchè il Napoli nonostante le forti sollecitazioni degli avversari, sul campo ha continuato a trotterellare, attuando un giro palla lentissimo, sotto ritmo e senza senso, mentre l’Empoli ha giocato con il coltello tra i denti dall’inizio alla fine, per la doppia soddisfazione di Andreazzoli che fu esonerato dopo il disastro del San Paolo nella partita dell’andata e che è stato richiamato nella conduzione dei toscani verso la salvezza. Ancelotti a sua volta non ha potuto nascondere gli errori commessi dagli azzurri e tutta la sua delusione. E’ un atto di accusa: “Partita sottotono, squadra disordinata e disattenta che non ha osservato il piano partita né sotto il profilo tecnico né tattico. Non abbiamo tenuto le posizioni abituali dal primo all’ultimo minuto. Il turnover? No, non è cambiata la strategia né l’identità. Abbiamo fatto solo confusione”, proprio così, contro un team che finora ha incassato più di cinquanta gol: tutto sbagliato.