Tutto nel secondo tempo, la partita d’avvio stagione si è risolta quando Gattuso ha giocato le sue carte dando via libera a Osimhen. L’ingresso del nigeriano ha rigenerato e scatenato il Napoli che non era del tutto dispiaciuto ma che fin a quel momento non aveva combinato niente di buono e niente di bello, se non possesso di palla inutile, noioso e mai produttivo, con nessuna conclusione nella porta difesa da Sepe. Osimhen cosa ha fatto? Ha dato profondità alla squadra con la sua furia agonistica e con la sua rapidità, accelerando i tempi di gioco ormai diversi e che hanno posto in seria difficoltà il Parma. Di buono sul piano della velocità nella prima parte si era fatto notare soltanto Lozano, con i suoi scatti lungo la fascia destra e i suoi duelli con Pezzella, troppo poco comunque per creare problemi al Parma attraverso il solito noioso prevedibile possesso palla che determinava soltanto una superiorità territoriale ma niente di più. Con Osimhen (in campo dal 61’) il Napoli ha cambiato anche la strategia tattica, passando dallo stucchevole 4-3-3 ad un agile e produttivo 4-2-3-1, rinunciando a Demme impegnato come di consueto nella zona centrale. E gli effetti sono stati immediati e devastanti per il Parma quando Lozano da destra ha infilato un pallone nell’aria ducale. Nella marcatura su Osimhen e sulla sua pressione, Iacoponi preoccupato ha smorzato di testa verso Mertens lì appostato e da lì il capocannoniere azzurro di tutti i tempi ha infilato la palla in rete, 63’. Varchi ormai aperti, cinque minuti dopo ecco il palo colpito da capitan Insigne che in un Napoli ormai trasformato ha raddoppiato poco più tardi (67’) sempre con Insigne ben appostato su di un’azione travolgente di Lozano, un gol con cui il capitano ha festeggiato le sue 350 presenze in azzurro. Sul campo a quel punto Liverani a sua volta ha tentato qualcosa, ma ogni suo tentativo di recupero non ha influito sul risultato della gara, ormai saldamente nelle mani del Napoli. Gattuso naturalmente non ha nascosto la sua gioia e la sua soddisfazione nel dopopartita: l’inizio di stagione della squadra del cuore lo ha mandato su di giri. Ringhio si è soffermato sul cambio del modulo: “Non ho nessun merito, Con Osimhen è troppo facile, lui riesce a dare vivacità e profondità in maniera diversa rispetto agli altri giocatori che abbiamo. Ho rotto le scatole per averlo. Per la verità avevamo comunque preparato la partita su due moduli. Ora lo dite perché è andata bene, altrimenti avreste parlato diversamente e cioè che non si può giocare solo con Fabian e Zielinski a centrocampo e quattro punte. Noi dobbiamo seguire i nostri principi e trovare i nostri equilibri perché sappiamo che giocatore è Osimhen. L’errore del primo tempo è stato di non attaccare la profondità. Cosa fare ancora? Dobbiamo restare sempre concentrati, essere attenti sulle seconde palle e saper soffrire”. Che fa Koulibaly, resta o va via? “Mi dispiacerebbe se andasse via ma i numeri sono importanti, è un momento difficile per il calcio senza sponsor e spettatori e il Calcio Napoli ha delle necessità. Però egoisticamente se rimane sono contento. Lozano? Ora è un giocatore vivo”. Contentissimo tra i tanti Victor Osimhen che ha commentato il suo esordio ufficiale nel calcio italiano con un post sui social: “Buona vittoria, manteniamo lo slancio”.