Scandone piegata nel finale

Un rullo compressore, la capolista Reggio. La Sidigas  lotta con grande intensità  e se la gioca alla pari per poi lasciarsi  piegare solo nelle battute finali per 94 a 88 . Match di grande fascino con la temibilissima  Grissin Bon ,  reduce dalla sbornia positiva contro Milano ed amareggiata  per la grossa delusione maturata contro Bonn. Dall’altra parte c’è una Sidigas in piena salute che, nonostante una stagione iniziata tardi, si è ritrovata alla corte di Vitucci con tre successi filati e tenta ora la scalata al vertice della classifica. Partenza di fuoco .Le due squadre se le danno di santa ragione. E’ Harper ad aprire le danze .La risposta è una delle tante triple centrate da Polonara con cui una scatenata Reggio prova a depistare gli avversari. L’equilibrio del [continua…]

Il dopo gara di Gabriele Ferrante

La sfida tra Sidigas e Grissin Bon finisce 94 a 88 per gli ospiti. Il coach della Grissin Bon appare sorridente e soddisfatto soprattutto perché in 6 giorni la sua squadra ha giocato tre partite, tutte a buon livello. Ha vinto 2 volte in campionato contro Milano ed Avellino e perduto in casa all’ultimo secondo e per un solo punto in Eurocup contro Telekom Bonn. “Abbiamo iniziato bene – ha dichiarato Menetti nel dopo la gara – con una tenuta più che soddisfacente nelle tre occasioni in cui Avellino ha provato a darci una spallata. La vittoria è stata meritata. Tutti hanno contribuito. Mi piace sottolineare che in questo momento stiamo crescendo, nonostante gli infortuni che tengono lontano dal campo giocatori importanti. ” Sulla Sidigas il commento è stato lusinghiero: “Se a fine campionato Avellino dovesse piazzarsi nei primi quattro [continua…]

La Sidigas mette sotto i campioni d'Italia

A dispetto di tutte le previsioni la Sidigas Avellino  stravince nel posticipo tricolore con i campioni d’italia , finora imbattuti  anche  se il vwerdetto finale (73 a 69 ) non le rende piena giustizia. Vitucci è consapevole  delle insidie di una sfida  le cui   possibilità di successo sono legate ad una prestazione sopra le righe, senza distrazioni e senza cali di tensione. Un minimo errore,  una palla persa o un attacco scriteriato possono risultare fatali.Ed allora massima attenzione e concentrazione dalle battute iniziali.Gaines risponde subito presente con una bomba chirurgica, Hanga lo imita per il + 5. Gentile inspiegabilmente sbaglia due penetrazioni facili facili  mentre Banks buca la retina per un parziale sorprendente (7-0). Ci pensano  ancora  Anosike ed Harper ad accelerare per un incredibile 13 a 0.Milano è completamente in bambola ed Anosike ne approfitta per affondare il 15° punto [continua…]

La sala stampa di Gabriele Ferrante

La vittoria ce la siamo meritata e adesso andiamo avanti.”

In una sala stampa elettrizzata dallo strepitoso successo sui primi della classe si affaccia Luca Banchi, coach dell’Armani Milano, abbozza uno stile impeccabile ed esordisce con i complimenti all’avversario : “L’Avellino ha giocato come ci aspettavamo e, per quello che ho visto nella prima parte, avrebbe meritato il palcoscenico dell’Eurolega. Complimenti dunque a questa squadra per come ha giocato e a Vitucci per come ha preparato la partita.E’ innegabile che nei primi 20 minuti  la Sidigas ci ha travolto mettendo in campo grande energia e lucidità, mentre il nostro  approccio  troppo soft non ci ha consentito la necessaria reazione . C’è ancora da lavorare sui  nuovi,  non ancora in sintonia col campionato. Concedere troppo e accusare ritardi sia nelle uscite che nelle penetrazioni sta a significare che non sono stato bravo [continua…]

Aspettando Milano

Vedersela con i campioni d’Italia è sempre problematico, stavolta ancora di più. Se l’avversario è quello di Monaco c’è poco da stare allegri. Diventa indispensabile  il ricorso a tutte le energie in dotazione per evitare una figuraccia contro una formazione che è apparsa in gran salute, forte e completa in ogni reparto, capace di imporsi in terra tedesca con impressionante scioltezza .Gioca sette minuti devastanti l’Olimpia, a Monaco, poi accetta una battaglia di 33 minuti, va sotto di sei immeritatamente nel quarto periodo ma risponde, lotta e vince con una grande prova di squadra in cui tanti, tutti, portano il loro mattone e il carattere fa il resto. Il grande protagonista però è Daniel Hackett che detta i ritmi all’inizio e chiude la partita dalla lunetta, anche se è veramente difficile fare graduatorie. E meno male che  almeno per una volta [continua…]