Champions, il Napoli ad un passo dagli ottavi. In ballo 60 milioni di euro. Ancelotti agli Azzurri: "Chiudiamo il conto col Salisburgo. Voglio ferocia, cattiveria e aggressività"

“La calma è la virtù dei forti”, così si dice. E Carlo Ancelotti è in linea con il vecchio saggio malgrado i “numeri” della squadra azzurra, numeri che sottolineano gli insuccessi e l’andamento più che deludente ed anche preoccupante del team di Insigne e compagni al suo comando. Ma il mister non si scompone più di tanto, ha le sue idee e le sue teorie che accompagnano le sue spiegazioni e che si proiettano sui vari argomenti in discussione, aprendo il libro con il ritiro ordinato dal presidente De Laurentiis: “La notizia del giorno è la gara col Salisburgo. Sono qui per parlare di questa partita. Tutto il resto sono piccoli dettagli. Non sono d’accordo comunque sulla decisione della società, i giocatori e l’allenatore l’accettano, il club fa il suo dovere. E’ una decisione che non cambia niente, è un dettaglio quasi insignificante che ci sia ritiro o meno”, in giro c’è fermento, in classifica le indicazioni che emergono attraverso i dati sono negative: ”Non sono preoccupato per i 18 punti.  E’ chiaro che c’è delusione. Se non fossi preoccupato sarei superficiale,  ma mantengo la mente fredda e la calma. E’ giusto cercare di cambiare la situazione. Sorprende quando la squadra non riesce a cambiare la partita”, carattere e mentalità in discussione, il Napoli si perde lungo la strada tra alti e bassi: “Vulnerabilità mentale? Non sono uno psicologo. Non capisco questo dramma. Mi tocca invece valutare la fragilità tecnica e tattica per cercare di migliorarla. Da questo momento si esce con chiarezza, umiltà e sacrificio. Abbiamo preso tanti pali. Abbiamo pagato con il Cagliari e l’Atalanta. Sul mercato non cambio idea. I giocatori arrivati stanno facendo tutti bene. Serve una maggiore continuità”, Ancelotti guarda avanti: “Adesso abbiamo una grande opportunità, la squadra merita di andare agli ottavi di Champions,  è consapevole degli errori fatti e  mi aspetto un cambio di tendenza. Voglio rivedere il Napoli che ha giocato con il Liverpool al San Paolo, con quella ferocia, con quella aggressività e cattiveria. Dopo si vedrà. Si riprende a febbraio”, andare agli ottavi, sarebbe ripetere un’impresa che nella storia azzurra è riuscita finora due volte. Centrale il bersaglio tra l’altro significa farsi baciare da una pioggia d’oro, cioè sessanta milioni di euro tutto compreso. Soldi necessari e utili prossimamente per il nuovo calciomercato di luglio. Intanto Ancelotti ritiene necessario rivolgere un messaggio ai tifosi anche da parte sua, oltre a quello già lanciato dal presidente: “A loro dico che mi aspetto sempre lo stesso appoggio e sostegno”. C’e qualcos’altro da aggiungere per questo scontro col Salisburgo (2-3 all’andata), da prendere comunque con le molle: “Cerchiamo di chiudere i conti”, bene così, tanto di guadagnato. In press-conference c’è pure Kostas Manolas che spiega qual è il problema del funzionamento a scarto ridotto della coppia centrale della difesa: “L’intesa con Koulibaly? E’ normale che non ci sia ancora, abbiamo giocato insieme soltanto sei partite, ma in Champions la difesa ha preso solo due gol. Vedo troppa confusione, non capisco perché.  Quando prendiamo gol non è mai colpa di un solo giocatore. Si difende e si attacca in undici. Siamo una squadra forte che può lottare dal primo al novantesimo. Dobbiamo avere più fame e cattiveria”, sante parole.