Due difensori all’…attacco e aldisopra di tutti. Ecco gli eroi della giornata al San Paolo. Sono Raul Albiol e Alex Meret che danno ulteriore solidità al secondo posto della squadra del cuore con interventi straordinari che si traducono nei tre punti della quarta vittoria di fila: il centrale spagnolo con un colpo di testa assassino ferisce a morte la Spal nel primo minuto dei tre di recupero del primo tempo, mentre Meret con due miracolose parate verso la fine del match rende vana la disperata rincorsa del team di Semplici nell’arroventato finale. Un batticuore, per Ancelotti e per la Torcida esaltata dai numeri di grande fantasia di Insigne e Mertens ma che è rimasta col fiato sospeso quando la Spal ha rotto ogni indugio a pochi minuti dalla conclusione precipitandosi nell’area azzurra, mettendo in piedi un tutto per tutto mozzafiato. Ma lì dietro nell’inferno sviluppato inaspettatamente dall’assalto dei biancazzurri è entrato in scena un ragazzotto di vent’anni perseguitato dagli infortuni e che ha dato anche un calcio anche alla sfortuna: prima su Paloschi e poi su colpo di testa di Fares il giovanissimo portiere del Napoli con due prodigiosi interventi salva la vittoria azzurra, meritando il titolo nient’affatto platonico di migliore in campo, tanto di cappello. Meret per la verità si era già prodotto in un altro paio di interventi importanti durante l’intero corso corso della partita, tra i quali un guizzo sulla sinistra, su di una staffilata di Schiattarella. I complimenti al giovanotto li ha diretti il presidente De Laurentiis nel dopopartita: “Grande. Ha negato due gol”. Anche Semplici ha avuto bellissime parole per Meret: “Ci ha negato il pareggio. Non dico che lo reputo un figlio, ma quasi. Lo abbiamo aiutato ad affermarsi. Si affermerà pure in Nazionale”. Albiol, l’altro eroe della giornata azzurra: micidiale il colpo di testa vincente sull’angolo di Mertens, scaturitato da uno dei tantissimi attacchi del Napoli. Proprio così, il Napoli in realtà ha dominato in lungo e in largo, nel fraseggio e nel possesso palla ma che come al solito per fraseggiare troppo è diventato a tal punto lezioso da non trovare più la strada della porta per chiudere la partita come avrebbe meritato. E Ancelotti l’ha fatto presente più tardi nelle interviste post-partita: “Il gioco del calcio è fatto così, quando hai l’opportunità di chiudere il match e non lo fai, finisci per soffrire. Siamo stati leziosi. La Juve? Pensare troppo ai bianconeri rischia di demotivarci. Dico invece che il Napoli può fare di più e che ha dei grandi margini di miglioramento”. Lo dicono anche i numeri: primo attacco del campionato, terza migliore difesa e maggior numero di gol su tutti, segnati in azione”, in più c’è anche uno strepitoso Kulibaly che sta incantando il mondo.