Gli aneddoti di una vita vissuta al servizio dello sport, da dirigente principalmente, ma anche da uomo in grado di armonizzare situazioni “esplosive” come quella in cui si trovò quando in Spagna, nel 1982, dovette gestire il famoso silenzio stampa nel ritiro della Nazionale poi campione del mondo. Alla figura di Carlo de Gaudio è ispirato il premio celebrato questa mattina a Napoli, nella sala prospiciente la terrazza del ristorante “Le Arcate”. E’ stato proprio uno dei grandi protagonisti della spedizione mundial, Marco Tardelli, ad aggiudicarsi il premio realizzato da Lello Esposito e ricevuto dalle mani dei figli di de Gaudio, Chantal e Ugo.
Un altro dei premi, creati appositamente dall’artista napoletano, Lello Esposito, è stato consegnato al giornalista Mimmo Carratelli, editorialista del Mattino, che al seguito della nazionale campione del mondo ’82 era inviato per il Guerin Sportivo. Carratelli ha ricordato il rapporto di grande affetto e stima con de Gaudio che portò alla realizzazione di un libro sulla vita dell’imprenditore/dirigente sportivo.
Alla manifestazione, condotta dal vicepresidente nazionale dell’Ussi, è intervenuto anche il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, il presidente della LND, Cosimo Sibilia, l’ex presidene della FIGC, Giancarlo Abete e l’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino.
Il “Premio Carlo de Gaudio” è stato realizzato con il sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e con il contributo dell’artista Lello Esposito e di Daniele Tamburrini e Gianni Pignatelli titolari delle Arcate.