Se il Napoli è il suo film più riuscito, il contratto fatto firmare a Lorenzo Insigne è il gesto che lo avvicina di più all’immaginario di presidente-tifoso che gli appassionati di calcio amano e rispettano. Ha voluto che accadesse in diretta tv (con tanto di esclusiva per Mediaset), Aurelio De Laurentiis e ha voluto che i riflettori fossero puntati su questa scena: da un lato il presidente/produttore che ha preso il Napoli dal fallimento, lo ha fatto crescere e ora si spinge anche a sognare il “Super-scudetto”, dall’altro lo scugnizzo di Frattamaggiore, cresciuto nelle giovanili azzurre, divenuto calciatore grazie a Zeman e consacrato campione nel Napoli di Sarri.
“Ho sempre sognato la maglia del Napoli e ora spero di non toglierla più e di vincere trofei importanti con questa maglia – ha detto Insigne dopo avere apposto la sua firma in calce al nuovo contratto che lo lega al Napoli fino al 2022 -. Sono più felice ancora – ha aggiunto – mi sento orgoglioso e fiero”.
E’ il contratto della vita per il piccolo attaccante che quest’anno ha segnato gol meravigliosi, come quello di Madrid che diede l’illusione al Napoli di poter superare agevolmente i “blancos”. Insigne, insieme a Mertens che attende di conoscere il proprio futuro, ha fatto dimenticare Higuain, con le sue giocate e le sue prestazioni generose.
“Il Napoli ė il mio film più riuscito: quando sono arrivato qui non c’era niente, abbiamo ottenuto risultati e anche fatto crescere talenti come Insigne – ha detto De Laurentiis -. Partiamo nel mercato estivo dalle certezze come Hamsik e Insigne. Sono contento che Lorenzo sia una bandiera del Napoli, ci vuole il tempo per costruire rapporti che durino e noi abbiamo lavorato bene con il papà di Insigne e con i procuratori, sempre in maniera corretta”.