Sarà paradossale, certo. Ma re Carlo l’ha presa male, malgrado la vittoria tonda tonda al San Paolo nella partita d’andata contro il Salisburgo. Non certo per il risultato nettamente a favore degli azzurri che in pratica mettono quasi al sicuro il passaggio del turno, ma per alcune cosette che al comandante del vapore Napoli non sono piaciute, soprattutto nella seconda parte del match giocato a Fuorigrotta. Sicuro, per il mister è andato tutto bene fin quando la squadra del cuore della Torcida ha giocato palla a terra e in profondità, tutto in verticale, come piace e vuole Ancelotti che si aspettava la partenza a tavoletta degli austriaci di Rose, a cui ha fatto fronte tutta la squadra mandando a monte i piani degli avversari. Bloccati sulla trequarti e non trovando nessuna soluzione, gli austriaci se la sono vista brutta quando il Napoli ha assunto il comando indiscusso delle operazioni, cioè poco dopo l’inizio. La scriteriata spinta in avanti del Salisburgo secondo le sue caratteristiche ha lasciato campo e spazio agli azzurri, subito in gol grazie alla coppia d’attacco Mertens-Milik, scelta da Ancelotti, con Insigne in panchina, amcora immalinconito dal rigore sbagliato contro la Juve. Erano trascorsi appena dieci minuti dalla palla a centro iniziale quando Milik andava a rete su assist di Mertens. Una sola squadra giocava in campo, il Napoli che infieriva sulla difesa austriaca, reparto notoriamente per nulla solidissimo. Difatti il gol del raddoppio portava la firma di Fabian Ruiz, con un sinistro volante, dopo altri otto minuti di gioco dalla rete dell’uno a zero del bomber polacco. Ma il match malgrado il doppio vantaggio era ancora tutto dentro, giacchè il Salisburgo non sembrava affatto rassegnato. Attaccava a tutta forza e non alzava bandiera bianca nemmeno quando Onguenè ha infilato la sua porta, portando a tre gol le reti a favore del Napoli. Per Ancelotti però qualcosa non quadrava e dal bordo campo piuttosto evidenti apparivano i turbamenti del mister azzurro. Tanti gli errori lì davanti dove lui vuole massima spietatezza e preoccupanti le sfasature e gli sbandamenti tra la difesa e il centrocampo: in particolare Maskimovic spesso si è intestardito in pericolosissimi dribbling per uscire dall’area napoletana palla al piede, mettendo in pericolo l’abbondante risultanto, salvato almeno due volte dalla rimonta territoriale del Salisburgo da Alex Meret con interventi davvero prodigiosi. Sì, d’accordo, il tre a zero ipoteca il passaggio del turno. Ma Ancelotti dovrà inventarsi una nuova difesa con Chiriches e Luperto centrali a causa della squalifica in arrivo per Maksimovic e Koulibaly che erano diffidati e che si sono banalmente meritati entrambi un altro giallo a testa. Ecco perché Ancelotti a fine partita era felice e… scontento.
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