Con il piede a tavoletta Ancelotti per spingere il Napoli a dare il massimo, anche se il lasciapassare per gli ottavi di Europa League gli azzurri ce l’hanno già in tasca, grazie al risultato del match della scorsa settimana a Zurigo. Ma re Carlo è fatto così, non vuole correre rischi a nessun costo e ci va dentro a testa bassa. Vuole spettacolo e gol: “Vogliamo fare una partita di alto livello dinanzi al nostro pubblico. Stiamo facendo un buon calcio e abbiamo voglia di fare tanti gol. Non sottovalutiamo gli avversari per evitare sorprese in Europa League o dentro o fuori, non ci sono alternative”. Non basta, però. Ancelotti allunga il tiro e trova la chiave giusta per stimolare al massimo gli azzurri. L’invito diretto ai suoi giocatori è un imperativo categorico attraverso una pagella che lega Insigne e compagni tra il recente passato, il presente e il prossimo futuro: “Il voto finora meritato dalla squadra è sette e spero di aumentarlo alla fine. Negli ultimi tre mesi devono dare tutto. Ora occorre uno sforzo supplementare perché si decide la stagione soprattutto in Europa League. Siamo tutti sotto esame. Qui non ci sono rimandati: o bocciati o promossi”. Bisogna andare avanti in Europa, giacchè in campionato la Juve ha già chiuso il discorso: “La Juve ha assunto un’andatura straordinaria che nessun’altra squadra europea ha tenuto. Per avvicinarsi ai bianconeri che hanno dominato negli ultimi anni, bisogna migliorare da un punto di vista tecnico. Non credo ai play-off, serve una crescita graduale”. Si riparla del Napoli, non c’è più Hamsik a centrocampo, ma non c’è da strapparsi i capelli: “Senza Marek giochiamo in maniera diversa. Abbiamo tutti giocatori bravi e positivi. Le coppie si trovano bene insieme. Diawara si può trovare bene sia con Zielinski che con Fabian Ruiz”. Un problema c’è ed è l’attacco, il bottino in particolare di Insigne e Mertens non è affatto lusinghiero. E poi si sbaglia troppo lì davanti, rimediando pareggi che non fanno correre il Napoli, mentre si affolla – seppur a distanza – il gruppetto di chi viene dietro. C’è un rimedio? “Abbiamo continuato a lavorare sulla fase offensiva e continueremo a farlo. E’ un problema di consapevolezza. Ci vuole pazienza. Magari il momento cambia e riusciamo a segnare di più”. Alla difesa difesa gli onori, è il reparto di maggiore affidamento: “Mario Rui ha alternato partite buone ed altre meno buone con un buon contributo in fase offensiva. Malcuit sta molto bene ed è migliorato rispetto all’inizio di stagione. Ghoulam sta tornando piano piano dopo l’infortunio. Hysaj è affidabile ed in linea con le stagioni passate. Nel complesso il rendimento è stato positivo. Gli chiedo di attaccare molto. Darò fiducia a Chiriches stavolta. Nel complesso la solidità della difesa dà equilibrio a tutta la squadra”. In chiusura della conferenza pre-gara di Europa League ecco l’argomento all’ordine del giorno: i tifosi non riempiono più il San Paolo: “Premetto che sono liberi di venire allo stadio o meno. Ripeto, la squadra sta giocando un buon calcio e abbiamo voglia di fare gol. Insomma stiamo facendo tutto il possibile per riportare la gente a Fuorigrotta”, Ancelotti la pensa così.