Pazzesco, un trionfo, il Napoli tra le grandi d’Europa. Gli azzurri si consacrano con una formidabile partita battendo per due a zero i vincitori dell’ultima Champions con i gol di Ciro Dries Mertens e di Fernando LLorente. A rendere omaggio alla squadra di Ancelotti l’allenatore del Liverpool: Jurgen Klopp al fischio finale dell’arbitro ha salutato sul campoo uno per uno tutti gli azzurri mentre la gente del San Paolo intonava il coro più bello d’O Surdate ‘Nammurate, in uno stadio impazzito dalla gioia. Hanno stupito, sorpreso e strameritato Koulibaly e i suoi compagni che hanno giocato su livelli altissimi, regolando la partita d’apertura del girone con un risultato indiscutibile, un due a zero ottenuto nella seconda parte con un rigore di Mertens (80’) quasi in chiusura di match, concesso per un fallo di Robertson su Callejon. Il portiere dei campioni d’Europa, Adrian sostituto di Alisson infortunato, ha intercettato il tiro ma non ha potuto fare di più sulla potentissima esecuzione di Ciro, al gol numero 113. Dodici minuti dopo il raddoppio di Fernando Llorente (subentrato a Lozano, 68’) che ha bruciato sul tempo la difesa avversaria, su uno dei consueti ribaltoni di gioco alimentati dal Napoli nel finale. Un match tiratissimo in realtà sull’uno e sull’altro fronte dove il trio d’attacco del Liverpool Salah-Firmino- Manè di batticuore ne ha procurati abbastanza con folate, triangolazioni e tentativi a rete tra i quali quello di Manè in corridoio lanciato da Firmino e sul quale Meret è intervenuto con un paratone straordinario. Il Napoli ha replicato non soltanto colpo su colpo ma giocando a viso aperto e con un’autorevolezza da squadra di grandissimo livello. C’era Insigne dall’inizio lì sulla sinistra a dribblare e creare gioco, pressando e dando una mano a tutti, con Lozano prima punta e Mertens tra le linee. Rapidissimo il Liverpool, ma anche sul piano della velocità il Napoli non è stato da meno degli illustri avversari a cui hanno reso la vita difficile dalla trequarti in su e ricompattandosi sui capovolgimenti di fronte: insomma occasioni da una parte e dall’altra e un Napoli più bravo ed anche feroce nel difendersi quando gli inglesi hanno tentato più volte il tutto per tutto, per regolare la questione. Superbo Mario Rui nelle due fasi, Koulibaly ai livelli consueti, Allan alimentato da un infinito fuoco battagliero, Fabian Ruiz una furia tecnica nella prima parte e poi nella fase finale, Lozano un po’ in ombra ma mai arrendevole pur se Ancelotti più volte ha invitato lui e Mertens a pressare sui centrali avversari, Callejon un jet sulla fascia destra. Poi la svolta nel finale di un match divertente ben giocato e avvincente che ognuna delle due squadre ha cercato di vincere ad ogni costo. C’è riuscito il Napoli che c’ha messo anche l’anima.