Temperamento e intensità, con la testa fredda e coi piedi per terra ma con gli occhi feroci. Gattuso ringhia e attacca senza perdere di vista la realtà, quella delle reciproche forze, del Napoli e della Juve in una sfida dai sapori infiniti e da postazioni del tutto diverse. Lui comunque bada al sodo e non indietreggia nemmeno di un millimetro: “Vogliamo dare continuità alla prestazione con la Lazio. La Juve è composta da tantissimi campioni e si vede la mano dell’allenatore. A noi la coperta è corta e dobbiamo capire cosa possiamo lasciare. Il San Paolo è una componente importante che ci agevola su tanti aspetti. Ci sarà comunque tanto entusiasmo, con tanti tifosi e noi andiamo alla ricerca di questo entusiasmo. Dobbiamo provare a fare una grande partita”. Una divagazione sul futuro, una previsione che a Gattuso non interessa però su quale Napoli arriverà a giugno: “Penso all’oggi. Abbiamo preso il capitano del Lipsia primo in classifica e so come funziona il mercato. Bisogna fare delle scelte e lavorare con professionalità. Su chi vuole rimanere e chi no, il discorso compete alla società. Dobbiamo far diventare questa stagione normale”. Si va al dunque, la questione è Sarri: “E’ tra gli allenatori più forti al mondo, è bravo e c’è grande stima. Qualche copia e incolla l’ho fatta più di una volta. Mi piace come vede il calcio”. Contro la Juve il Napoli deve metterci veleno: “Per me avere veleno significa mettersi a disposizione del compagno, giocare sempre con il massimo impegno e non tirarsi mai indietro. Ed è questa la strada da percorrere”. Ci sarà bisogno un po’ di tutto contro la Juve: “E’ una squadra che ha grande tecnica. Affrontiamo giocatori di grandissima qualità. Bisognerà coprire più linee di passaggio. Abbiamo due tipi di partite, in fase di possesso e di non possesso. Non dobbiamo regalare giocatori agli avversari, altrimenti diventa problematico”. Un discorso che riguarda soprattutto Demme, l’ex Lipsia fa spostare l’equilibrio del centrocampo: “Demme fa diventare facili cose difficili. E’ un lineare e sa tenere bene il campo. E’ forte mentalmente e sa dare equilibrio”. Il passo in avanti con la Lazio. Con quella vittoria qualcosa di nuovo si dirà negli spogliatoi, o no?: “Quello che si dice poco mi interessa e sul campo che bisogna parlare. Io non preparo discorsi motivazionali, apro il mio libro e dico quello che mi dicono cuore e testa. In questo momento vedo gente che si parla di più, si stuzzicano di più”. Quello che non ti aspetti. Juve o no, bisognerà arrivare bene alla fine della stagione: “In campionato è stata fatta una fatica pazzesca. La squadra però è in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di Champions, merito di Ancelotti. Adesso serve continuità”. Il Club lanciato sul calciomercato, tifosi più sereni?: “E’ un dato di fatto, il Napoli è tra le squadre che hanno speso di più in Europa. Il presidente con il suo staff sta facendo cose importanti”. Sulle spalle di Gattuso tante responsabilità, ma lui non si sottrae: “Mi piace assumerle le responsabilità. Qui ho avuto una fortuna, tanti giocatori non erano al massimo ma ho visto grande disponibilità e bisogna continuare. Il 31 gennaio termina il mercato e comincia un’altra stagione. Bisogna dare tutto. Il mercato di gennaio è fatto così, fa venire il mal di testa e mi toccherà fare anche delle scelte dure. Dopo, bisogna pensare 24 ore al giorno al Napoli, d’altronde ci siamo messi noi in questa situazione”. Lo dicono i numeri, il Napoli può fare di più: “Siamo sul 33%, creiamo tanto ma concretizziamo solo il 10% mentre gli avversari vengono avanti tre volte e fanno un gol. Dobbiamo essere più cattivi”. Ai gol deve pensarci anche e soprattutto Insigne, lontano dai suoi valori: “Deve essere brillante e saltare l’uomo. E’ tra i calciatori con più talento in Italia degli ultimi dieci-dodici anni. Se torna dietro può incidere poco lì davanti”. Torna Sarri e si parla molto di tradimento: “E’ una parola che non mi piace. Higuain e Sarri a Napoli hanno scritto pagine importanti”, un punto di vista che contiene una logica professionale: un domani non sarebbe un problema per l’ex milanista Gattuso andare all’Inter: “Con quella maglia ho scritto pagine importanti. Sono comunque un professionista e per quanto mi riguarda mai dire mai. Non so cosa può pensare la gente, ma io la penso così”, con buona pace di tutti.