Gattuso pungola il Napoli: "Contro la Viola non possiamo sbagliare, sarebbe un disastro e distruggerebbe il gruppo. Li voglio attenti, rapidi e... cattivi!"

CASTEL VOLTURNO – Squilli di guerra dalla “Base Napoli” di Castel Volturno. E’ Ringhio Gattuso a far squillare la tromba sulle note dell’attacco: sprona la squadra verso quella prima vittoria in campionato al San Paolo che gli manca ancora dal giorno del suo arrivo al timone del Napoli. I tre punti, quelli che servirebbero contro la Fiorentina per tirare un grandissimo sospiro di sollievo e proseguire caricatissimi sempre al San Paolo contro la Lazio in Coppa Italia e poi di nuovo in campionato contro la Juve. “In casa non abbiamo fatto grandi cose ed ora dobbiamo giocare contro una squadra viva che corre tantissimo e gioca da squadra: per noi è una partita importantissima e dobbiamo evitare di pensare alla Lazio o alla Juve. E’ un match molto difficile e dobbiamo badare soltanto ai tre punti, è una partita che non possiamo sbagliare, perderla sarebbe un’ecatombe, perdere quattro partite su cinque distruggerebbe ancora di più il gruppo. La posta in palio è altissima e la partita affascinante”. Si vince con i gol e il Napoli sotto questo aspetto non convince, sono i gol mancati il vero problema: “Dobbiamo sviluppare l’azione in modo migliore, ma non è soltanto una questione che riguarda gli attaccanti. Insisto sulla linea di difesa perché è da lì che si riparte per tenere gli avversari nella loro metà campo”. Cosa c’è da aggiustare ancora?: “Non faccio il mago. Analizzando i dati vediamo che giocano sempre gli stessi ogni tre giorni. Purtroppo capita che quando non si riesce a pensare si commettono degli errori. Tra 15-16 allenamenti si potrà avere una continuità più che accettabile a tutti i livelli”. Sarà più importante essere cattivi o magari più belli?: “Entrambe le cose. La cattiveria ti può portare a commettere sciocchezze e rischi di restare in dieci o anche in nove. La cattiveria per me significa non mollare mai, restare sul pezzo e non lasciare nulla al caso”. Intanto segna Insigne anche se solo su rigore: “E’ il capitano del Napoli e deve assumersi delle responsabilità non solo lui ma tutti. Deve dare continuità a quello che sta facendo con tutti gli altri”. C’è la Fiorentina. Ci saranno progressi?: “Dobbiamo essere noi più bravi di loro, attenti e rapidi. La Fiorentina ti viene addosso, palleggiano poco ma vanno in profondità”. Ancora senza Maksimovic, Mertens e Koulibaly: “Nessuno dei tre sarà a disposizione. Pensiamo a Chiesa e a Cutrone, sarà una gara importante”. Ci sono però Demme e Lobotka: “Demme è più di ruolo nel centrocampo a tre, gioca a due tocchi, mentre Lotbokta dà più profondità ed ha più dinamismo, può fare anche la mezzala. Vanno benissimo per integrare la rosa. In questa squadra nessuno ha il posto fisso e tutti dovranno dare il massimo per poter giocare titolari. Il problema nascerà quando e se dovessero partire Callejon, Mertens, Fabian Ruiz e Koulibaly”, c’è il caso dei due portieri, ora il titolare è Ospina: “Garantisce una migliore qualità nelle uscite basse rispetto a Meret e per questo partirà titolare”. Gattuso rilancia, c’è anche il suo futuro in ballo, servono vittorie per meritare la riconferma: “Dipende se andiamo in Champions o in Europa League, anche perché la società deve fare delle valutazioni sui contratti. Sento parlare di smantellamento, non è così: il Napoli è tra le poche società che sta acquistando calciatori, si lavora sull’oggi. Non siamo qui per pettinare le bambole…”, guarda un po’ l’espressione preferita da Carlo Ancelotti, ma questa è ormai un’altra storia, poco fortunata e dai risvolti inaspettati.