Giallo a Casamarciano, il sindaco blocca all'ultimo momento il match tra il Napoli Femminile e il Cittadella, partita non inserita dalla Federazione tra quelle d non giocare. L'imbarazzo del presidente Carlino

Inaspettato ormai e a sorpresa lo stop che ha mandato all’aria l’attesissimo match del campionato di serie B tra le girls di mister Marino e il Cittadella: il Napoli Femminile e le ragazze venete si scontreranno a data da destinarsi, quando il pericoloso allarmismo e la confusione che si sono determinati a causa dell’epidemia coronavirus spariranno, offrendo margini di totale assoluta sicurezza per la salute di atlete, addetti ai lavori e di tutta la comunità di Casamarciano, luogo della sfida e terreno di gioco casalingo delle napoletane. Insomma si giocherà quando spariranno i rischi di contagio che hanno richiesto una particolare perentoria ordinanza governativa emessa e diffusa nella giornata di sabato e che ha fermato di fatto tutte le partite di calcio in programma in Lombardia e in Veneto, a tutti i livelli, dalla serie A ai campionati minori. Caso strano, la partita del Napoli F e il Cittadella non era stata posta dalla Federazione tra le gare da non giocare. A bloccare il match tra le girls del presidente Carrino e le venete, è sopraggiunta però la decisione “ad horas” del sindaco di Casamarciano, località che ospita – come detto – le partite della squadra napoletana. Il primo cittadino ha di fatto interdetto l’accesso e l’uso dell’impianto sportivo alle squadre ormai sul posto, per ragioni di sanità pubblica. Situazione peraltro anche imbarazzante, come male minore naturalmente, giacchè il programma di viaggio del Cittadella era stato regolarmente svolto dalle giocatrici avversarie sottoposte alla lunga trasferta, arrivando venerdì in Campania, con l’appendice consueta del previsto ritiro prepartita. Al Cittadella, club legato da rapporti di cordiale leale amicizia con quello partenopeo, il Napoli Femminile attraverso il suo presidente Lello Carlino, ha manifestato ogni solidarietà possibile, chiarendo anche l’aspetto che ha riguardato l’organizzazione da parte della Federazione che non aveva incluso il match tra le partite da rinviate, un piccolo giallo: “Ci aspettavamo anche noi che si sarebbe giocato regolarmente. Hanno giustamente prevalso motivi di sicurezza – ha sottolineato Carlino – dettati da questa emergenza. Forse una maggiore accortezza da parte di chi ha deciso “last minute” avrebbe potuto evitare che le ragazze venete arrivassero sin qui per poi scoprire di non poter disputare questa partita”, in un certo senso organizzazione da…dilettanti allo sbaraglio.