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Ha da passà 'sta' nuttataAd ogni ticchettio di lancette, aumenta sempre di più il fervore del conto alla rovescia. Il tempo passa lentamente, l’attesa di ‘Domenica alle 3’ è l’unica cosa che adesso importa e condiziona i palinsesti organizzativi giornalieri di tutti.
Bruscolotti raccontò che il giorno dello scudetto andò a svegliare tutti i compagni di squadra alle 6 del mattino perché voleva vivere con loro tutta l’emozione di una giornata storica.
Oggi, dopo 33 anni, si è riacceso l’animo dei napoletani. Passeggiando tra le strade, vicoli e piazze si percepisce sempre di più l’aumento del buon umore e speranze.
L’attesa al calcio d’inizio di domani sembra addirittura essere diventata più intensa di quella della mezzanotte al capodanno.
Dopo 33 anni di astinenza dal successo, questa città è pronta ad esplodere di gioia.
Tremore, ansia, adrenalina e eccitazione massima. Tutte sensazioni che albergano nel cuore pulsante della città e che stanotte porteranno ad avere davvero poco sonno. Gli unici sogni saranno su come vivere la città di domani, attimo per attimo.
Molti credevano che il Napoli di De Laurentiis non avrebbe mai vinto uno scudetto, dopo averne persi vari in circostanze pazzesche.
Eppure, il momento è arrivato: la fine dei giochi è vicina. Tutta Napoli accompagnerà il pullman dei ragazzi fino all’arrivo a Fuorigrotta e nel tempio di Diego si accenderà un tifo pazzesco per spingere gli azzurri al gol.
Vivere, gioire e tifare. Ma prima “ha da passà ‘a nuttata…”
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