Il Banco piega la Scandone

Come da pronostico.La Sidigas va sotto per la terza sconfitta di fila(75 a 68 per i sardi).Prova a scrollarsi di dosso un momento di oggettiva difficoltà,ma trova sulla sua sua strada l’ostacolo più difficile,quella Dinamo Sassari imbottita di ex  ed esaltata  dal trionfo in coppa Italia e  da tre successi in campionato.Con il ritorno di un elemento condizionante come Ivanov ,Vitucci ritorna all’abituale starting five,mentre Sacchetti risponde con  i due Green,il Drake ,l’ex Thomas e l’ultimo arrivo Eze.Pronti e via  e Thomas,quello di Avellino,subito a canestro.Scintille in campo,come prevedibile  tra Lakovic e Marques Green .La sfida esalta  Avellino che proprio con una tripla del suo play produce il primo allungo (9-4).Il play in miniatura di Sassari risponde con un’applauditissima esecuzione ma la Sidigas con Thomas ed  Ivanov a presidiare le plance  non cede di un millimetro,anzi con Cavaliero appena entrato,fissa il quarto sul 20 a 14.Al rientro  i nuovi ingressi,Vanuzzo e Gordon ,insieme a Sacchetti  dalla lunetta recuperano il gap,portando Sassari al primo vantaggio( 20-21).Per Avellino ci mette una pezza Spinelli,che però fa arrabbiare i due cugini Diener che con numeri di alta scuola ,complice un implacabile Vanuzzo, spingono  gli isolani di nuovo in alto (28 a 35).Una tripla di Cavaliero allo scadere  limita i danni e si va al riposo lungo con il verdetto ancora in forse.In avvio di terzo quarto è ancora il Banco a tenere botta  con una strepitosa tripla del Drake,mentre Foster non centra il canestro neppure per sbaglio,anzi i suoi errori in transizione favoriscono le percussioni  di Caleb Green  con gli  isolani in fuga in doppia cifra (42-53).Partita chiusa ? Non è detto.Ivanov e Cavaliero timbrano gli straordinari e si va al quarto decisivo con  biancoverdi ancora sul pezzo (48-55).Un tapin di Biligha riaccende le speranze.Thomas potrebbe riportare i suoi sul meno tre ma  il suo tiro bisticcia col canestro,  a differenza delle conclusioni di Eze e Caleb Green, implacabili nell’affondo  e si ritorna sul  meno 11.Ci si aspetta il crollo ma Avellino  continua a non darsi per vinta.Una bomba di Cavaliero tiene acceso il lumicino,ma ormai è tardi e stavolta per davvero.