IL DOPOPARTITA SIDIGAS-UPEA di Gabriele Ferrante

In Sala Stampa Griccioli, il coach dell’Upea, non nasconde la sua gioia: “Abbiamo disputato una grande partita. Non ci siamo mai discostati da quello che avevamo preparato. Abbiamo rispettato il piano gara anche quando i nostri avversari, all’inizio del terzo quarto, hanno preso il sopravvento.

Questa vittoria è la risposta che volevamo da noi stessi. L’Orlandina lotta per salvarsi e lotterà fino alla fine. Ripartiamo da qui. Siamo rinfrancati non solo per la vittoria, ma anche e soprattutto per come siamo stati in campo”.

Sulla possibilità che la Sidigas possa essere risucchiata nei bassifondi della classifica, il tecnico dei siciliani è sicuro: “Come non ho pensato che Avellino potesse insidiare il vertice della classifica dopo la vittoria contro Milano, così adesso non credo che possa scivolare giù in classifica. Il tasso tecnico della squadra non è paragonabile a quello dei roster che lottano per la salvezza. Questo rischio non lo vedo”.

All’euforia di Griccioli si contrappone l’amarezza di Vitucci. Assumendosi una parte di responsabilità sull’esito della gara, dice subito: “E’ stata proprio una brutta partita. Non abbiamo brillato in difesa e ci siamo bloccati in fase offensiva. Eppure in percentuale abbiamo tirato più dei nostri avversari. Al terzo quarto abbiamo rimesso in piedi la gara. Nel finale, però, sono stati troppi gli errori. Ora la squadra ha bisogno di un’iniezione oggettiva di qualità”.

In sostanza Vitucci affida le proprie speranze all’ingaggio di un nuovo giocatore che possa risolvere in un sol colpo sterilità offensiva e fragilità in difesa.

Ma un unico rinforzo, potrà assicurare tutto questo?