Il Napoli pensa all'Atalanta e strapazza la Spal con i gol di Mertens, Callejon e Younes. E' scattato il turn-over per lo scontro con la Dea. Zona Champions, Gattuso ci prova:

Proprio così, adesso viene il bello: il Napoli si sbarazza senza strafare della Spal e rivolge adesso tutte le sue attenzioni e i suoi interessi verso le due prossime partite, soprattutto quella nell’immediato con l’Atalanta e quella successiva con la Roma, match fondamentali per gli azzurri che giocheranno contro l’impossibile attraverso un disperato assalto alla zona Champions. E’ il tutto per tutto, proprio come piace a Gattuso che vuole comunque tentarle tutte per non avere poi più nulla da rimproverare, nè a se stesso e nemmeno alla squadra impegnatissima in una rincorsa mozzafiato. Il Gruppo è con lui, calciatori uniti in un solo blocco che esprime qualità e quantità anche attraverso i cosiddetti panchinari ma che nel Napoli non esistono o  non sono considerati come tali dal tecnico. Ringhio attraverso ragionate rotazioni li fa girare con criterio e li coinvolge tutti in prima persona: la conferma è arrivata anche contro la Spal con l’ingresso a partita in corso o comunque intorno alla fine di Milik per Mertens, di Lozano per Insigne, di Younes (che mette a segno di testa al 76’ il gol del 3 a 1) per Callejon, di Ghoulam per Mario Rui e di Manolas per Koulibaly. Altre varianti erano già operative dall’inizio con Meret tra i pali, Hysaj riportato a destra, Ruiz in mediana con Lobotka ed Elmas e con Callejon sulla fascia con accanto Mertens centrale e il capitano Insigne sul lungolinea mancino. Saggiamente tenuti a riposo Di Lorenzo, Politano, Demme e Zielinski in vista della  prospettiva bergamasca. D’altronde gli obiettivi si sono ricomposti, c’è l’Europa League, c’è il miraggio di questa zona Champions e tra un po’ il Barcellona per il ritorno nella grande coppa europea. Al San Paolo in realtà la Spal non ha preoccupato più di tanto, i meccanismi hanno funzionato in scioltezza e anche bene, pur se Petagna futuro azzurro ha pareggiato il conto al  gol iniziale di Mertens (gol prima annullato e poi convalidato attraverso il Var), al bersaglio personale numero 123 nel bilancio complessivo di ben 290 reti  nei sette anni di azzurro dei tre piccoletti, l’ultimo sigillo quello di Callejon tornato al gol contro la Spal. Insomma senza storie la partita malgrado la buona volontà degli avversari che ci hanno dato dentro come hanno potuto ma che nulla hanno potuto. Un gioco di parole per spiegare al meglio e nei particolari la prestazione degli azzurri costellata dai momenti di straordinaria brillantezza tecnico-tattica, come quella espressa da Lobotka, da Fabian Ruiz e perfino da Lozano che con le sue giocate avrà convinto un po’ tutti che sotto sotto i 40 milioni spesi per il suo cartellino il Napoli non li ha mica buttati dalla finestra. Così come è lusinghiero il bilancio della squadra alla quinta vittoria consecutiva in campionato, cosa che non accadeva dal febbraio del 2018. E’ normale che ne sia compiaciuto Gattuso ora come ora tormentato dalle domande sull’Atalanta, ancora e sempre a più dodici  dagli azzurri. Cosa succederà nello scontro con la squadra di Gasperini, riusciranno i nostri eroi a fermare la Dea? “Più di questo non possiamo fare, ci giocheremo una partita importante, non so se basterà”, è il punto di vista di Gattuso a fine partita pressato pure per lo scontro con il Barcellona: “Ad agosto manca ancora tanto…”, per ora c’è solo l’Atalanta nella sua testa.