Pazzesco Napoli, ritrova l’orgoglio e se stesso in Champions complicando la vita al Liverpool con un malvagio fendente di Mertens per Alisson poco dopo l’inizio (21’), pareggiato più tardi da un colpo di testa di Lovren (65’), in una battaglia totale giocata con il coltello tra i denti dai calciatori di Ancelotti, mai domi in un combattimento accanito durato per l’intera partita contro i campioni d’Europa. Già, adesso il Liverpool a causa del pareggio all’Anfield con gli azzurri – benché al primo posto con dieci punti nella classifica del girone E – dovrà giocarsi la qualificazione agli ottavi nell’ultimo turno in trasferta contro il Salisburgo a quota sette e che a sua volta giocherà per il tutto per tutto. Sarà più semplice la missione del Napoli – al secondo posto con nove punti – visto che gode di un calendario favorevole al cento per cento, considerando che nell’ultima partita del girone E incrocerà le armi con il Genk fanalino di coda con un solo punto, martedì 10 dicembre al San Paolo: il gioco è fatto. Gli azzurri hanno ritrovato il sorriso ma è l’intera brigata Napoli ad aver ritrovato fiducia, ottimismo, capacità e buonumore, come ha sottolineato Ancelotti a botta calda dopo la partita, tatticamente perfetta anche da parte del timoniere del Napoli che ha rinforzato la fascia destra, spostando Di Lorenzo più avanti (al posto di Callejon in panchina) con Maksimovic dietro di lui nel ruolo di esterno basso a destra. Il tutto per dare maggiore solidità della difesa schierata con Manolas e Koulibaly centrali e Mario Ruj sulla fascia mancina. Grazie ad uno strepitoso Allan e di Fabian Ruiz seppur a corrente alternata e con Zielinski sulla sinistra, il Napoli si è trasformato in un autentico irresistibile fortino per la furia forsennata ma ragionata del Liverpool che ha dovuto sudare le classiche sette camice per riacciuffare il risultato sbloccato da Mertens al suo 117esimo bersaglio in maglia azzurra. Era proprio Mertens impegnato in una marcatura sballata sul gigantesco Levron autore del gol del pari, siglato di testa su calcio d’angolo. A Mertens (nessun abbraccio per lui dopo il gol ad Alisson) in prima linea gli era accanto Lozano nelle rapidissime ripartenze, a sua volta sostituito più tardi da Llorente mentre Elmas e Younes sono stati chiamati in causa nel finale, il primo al posto dell’attaccante belga per rinforzare il centrocampo, il tedesco per dare una consistenza maggiore agli alleggerimenti in velocità. Nell’elenco dei migliori vanno posti Koulibaly e lo stesso Meret sempre freddo, lucidissimo e mai spaventato dall’enorme pressione espressa dagli avversari nella metà campo del Napoli, davanti e dentro l’area azzurra. Insomma “Cuore Napoli” e mentalità, cioè tutto quello che è mancato in tantissime altre occasioni e che Allan e compagni hanno ritrovato nel match più difficile e finora mai immaginato. “Abbiamo sofferto il commento di Ancelotti a botta calda dopo la partita – ma non c’era un’altra maniera per uscirne vivi. Quello del Napoli è un ambiente sano a tutti i livelli. I momenti di difficoltà ci sono per tutti e ci saranno sempre, in questi casi è importante non perdere la testa”. Nell’appendice la svolta: “Il presidente è molto contento. Si è complimentato per la bella gara ed ha ringraziato tutti. Il disgelo c’era già”. Vuol dire che al di là delle raccomandate con le sanzioni, la bufera è ormai alle spalle, si immagina, una soluzione confortata dall’improvvisa irruzione del presidente De Laurentiis sui social e che sposta i termini del tormentone collettivo: “Con Ancelotti e con questa squadra due vittorie e un pareggio contro un Liverpool stracampione. Contro chi gufa addossando il non rendimento a rinnovi non effettuati, questa è la risposta definitiva. Bravo l’allenatore e bravi i nostri calciatori. Adesso tutti a testa bassa a lavorare duro e a considerare le prossime partite come se fossero contro il Liverpool. Non dobbiamo oggi parlare di misure societarie con i giocatori. Queste vicende le risolveremo tra noi senza pressioni o condizionamenti esterni”, vicende che a dire il vero sono state purtroppo messe in piazza senza riserve e senza freni dall’interno del club.