Castelvolturno, porte aperte, gente che va e gente che viene: in mattinata i saluti e l’addio del leader calmo Ancelotti, nel tardo pomeriggio la press-conference e presentazione dell’ultimo nuovo medico di famiglia, Ringhio Gennaro Gattuso, con il patron De Laurentiis, padrone di casa Napoli. Dopo il primo allenamento e dopo aver conosciuto uno per uno gli azzurri, Gattuso “ringhia” così, è il primo scossone all’ambiente, ma soprattutto al gruppo che dovrà uniformarsi ai proposito del nuovo timoniere: “Il Napoli non può stare fuori dall’Europa, dove si trova da dieci anni. Significa che dobbiamo centrare l’obiettivo della Champions. Quindi testa bassa e pedalare, pensiamo solo al lavoro. Vedere il Napoli al settimo posto crea un po’ di imbarazzo, bisogna riportarlo lassù”, parole che fanno brillare gli occhi a De Laurentiis, e siamo appena all’inizio. Ecco i… “cattivi pensieri” di Gattuso: “Il Napoli è una squadra di qualità e i giocatori sono funzionali al mio progetto, sono fatti col pennello per la mia idea di calcio. La squadra sa che può fare di più. Ho la consapevolezza di poter lavorare con persone preparate, c’è bisogno di risultati”. Serve un… miracolo per questa operazione, ci vuole…San Gennaro Gattuso. Giusto? “Non offendiamo San Gennaro, il primo obiettivo è tornare in zona Champions”. Il capitano Insigne dovrà dare una grossa mano: “ Punto su tutti i miei giocatori che sono un patrimonio di questa squadra e ciò che dico vale per tutti, non solo per Insigne che è napoletano. Ho il dovere di farli esprimere tutti al massimo e al meglio”, ben riposta la scelta operata dal patron per il dopo Ancelotti, così sembra: “Non so perché De Laurentiis mi ha scelto. Qui c’è tutto per far bene, ci sono grandi calciatori. Ed io ho detto subito di sì”. Il contratto firmato in quattro e quattr’otto: “Chi fa questo mestiere è legato ai risultati. Sarei venuto ugualmente anche solo per sei mesi, senza l’opzione aggiuntiva di un anno. Ho fatto i complimenti al presidente, non mi aspettavo un’organizzazione così ampia: ci sono tre campi e le strutture, sono rimasto molto colpito”. E’ una grande sfida il Napoli per Gattuso e lui l’ha accettata a tambur battente: “So che è una bella responsabilità. Sono un uomo del Sud e ne sono orgoglioso. Vengo dal mare, ma questo è un mare grande e spero di non affogare. Ho rifiutato tante situazioni e qui c’è tutto per fare bene. Tocca a me e al mio staff fare cose importanti e dare fiducia”. Dal maestro all’allievo, Ancelotti e Gattuso come tra padre e figlio: “L’ho sentito dopo la partita col Genk, non mi sembrava il caso di chiamarlo prima. Da parte sua c’è stata grandissima disponibilità, sa le cose che può dire ad un collega e sa che la squadra può fare di più”. Sabato c’è il Parma, da scegliere la tattica, 4-3-3 o 4-4-2, e la formazione: “Nella testa ho quello, il 4-3-3, non mi piace giocare con due linee a quattro. Intanto possiamo e dobbiamo migliorare la difesa. Il regista? Alleno quello che ho a disposizione e non parlo di mercato. Prima della sosta ci sono due partite ancora. Certo, ho già in mente la squadra da mandare in campo contro il Parma, sarei un ipocrita a dire di no, giacchè voglio preparare la partita nel migliore dei modi”, cioè con il…Ringhio alla Gattuso!