Quando Zare nel prepartita con Varese aveva chiuso la conferenza stampa con poteva immaginare di essere così profetico “Adesso sappiamo che la squadra è incinta, dobbiamo però aspettare l’ecografia per vedere se si tratta di un maschio o di una femmina” Non lo saprà mai .L’ultima batosta nelle battute finali col Poz è stata fatale anche a lui, al grande macedone, proprio quando si accingeva ad indossare i panni del ginecologo. Fuori Molin, fuori Atripaldi, fuori Markovski. E’ l’ora di Vincenzino Esposito. La classica mossa del cavallo, un’iniziativa del tutto inattesa annunciata dalla società di Pezza delle Noci, un ultimo disperato tentativo per risollevarsi dal baratro. Undici sconfitte di fila, un gruppo completamente allo sbando, una situazione così avvilente Caserta non l’aveva mai vissuta nella sua lunga e gloriosa storia cestistica. Ora ci si affida ad una bandiera, ad uno che i colori bianconeri li porta nel sangue con grande cuore ed attaccamento sviscerato ma che non ha mai rivestito i panni di head coach. Quando lo ha saputo Vitucci lo ha chiamato per fargli gli auguri, rammaricandosi però che toccasse proprio a lui tenerlo a battesimo. “El diablo” in prima battuta gli ha risposto che il battesimo gli stava bene a patto che non si trasformasse in cresima. A parte le battute ,l’impresa sembra disperata. Come ha precisato lo stesso Vincenzino nazionale “la situazione è gravissima, occorreva una mossa azzardata, una persona folle e con cuore, ed eccomi qua”. Caserta ha preso cinque nuovi giocatori , rivoluzionando completamente il gruppo .Gli ultimi due innesti, Capin e Avramov dopo Ivanov, Antonutti e Tessitori, hanno pure esordito con Varese mentre resta congelata la situazione di Moore in attesa della rescissione ufficiale. Staremo a vedere. E’ chiaro che il clima sarà surriscaldato. In terra di lavoro si decuplicheranno gli sforzi per rompere il ghiaccio mentre Avellino è a caccia di conferme per dare continuità al suo lavoro e per guadagnarsi un posto nelle final eights. Tra le tifoserie ,a prescindere dal momento , non è che i rapporti siano proprio idilliaci. Insomma ci sono tutti gli elementi per una miscela esplosiva e per una gara incandescente, speriamo che non si travalichino i confini di una sana e corretta competizione di sport.