Ancora un paio di tasselli e la squadra è finalmente pronta.Conosciamoli da vicino.partendo dal primo acquisto, Adrian Banks .Il 28enne americano torna alla corte di Frank Vitucci che lo ha già avuto a Varese nel 2012/13, fino a un passo dallo scudetto è un vero leader con personalità e numeri decisamente importanti. Basti pensare che dal suo ritorno novembrino a Masnago dopo che la scorsa estate era tornato in Israele , ha disputato23 partite con 17 punti, 2,7 rimbalzi e 2 assist di media ma anche con ottime percentuali (53,3% da due punti, 46,4% dall’arco).Poi c’è Anosike, altro sinonimo di garanzia assoluta. Centro undersize (poco più di due metri), energico ed atletico, è dotato di tecnica ed istinto a rimbalzo, doti che gli hanno consentito di vincere la classifica dei rimbalzisti nelle ultime tre stagioni disputate, 2 al college con i Siena Saints e l’ultima con la Victoria Libertas Pesaro. Se offensivamente non può considerarsi un portento, la sua pericolosità nei dintorni del ferro sa essere incontenibile col procurarsi una miriade di falli e se proprio gli si vuol trovare un neo è nelle pessime percentuali dalla lunetta.
Poi si è chiuso col gemello di Anosike, Mark Trasolini , ricostituendo una coppia che a Pesaro aveva funzionato alla grande. Il canadese ha già dimostrato l’impatto che può avere in un campionato competitivo come il nostro e non può più considerarsi una sorpresa. Esce da Santa Clara University dove, nell’anno da Senior, realizza 15.6 punti e 7.8 rimbalzi. L’anno successivo risponde alla chiamata di Pesaro e, nel suo primo anno da pro, diventa uno dei protagonisti della salvezza dei marchigiani. Con la Vuelle, parte in quintetto in tutte e 30 le partite giocate, rimanendo in campo oltre 30 minuti nei quali contribuisce con 10.4 punti (con il 56.8 % da 2 e oltre l’81% ai liberi), 6-7 rimbalzi e 1.1 recuperi.
DI Cortese e Lechtaler avevamo già ampiamente riferito,considerando il primo un vero e proprio collante sempre buono per offrire una circolazione più repentina della palla o per asfissiare il 4 di turno ed il secondo come un uomo di enorme esperienza per un altro tassello della Scandone operaia concepita dalla mente di Vitucci.
Sundiata Gaines è il terzo uomo del quintetto base,forse il più importante,il play che dovrebbe prendere il posto di Lakovic. Nella sua ultima stagione in Brianza il playmaker statunitense in quasi 32 minuti di media, ha realizzato 13.1 punti di media con 3.4 rimbalzi, 2.5 assist e 2.1 recuperi. Nella stagione successiva ritorna negli Stati Uniti, passando prima dagli Idaho Stampede, in D-League, e poi provando l’esperienza Nba. Il suo esordio tra i pro americani è stellare,da annali: nella sua prima partita con gli Utah Jazz, una sua tripla allo scadere manda ko niente meno che i Cleveland Cavaliers di LeBron James. Dopo Utah, veste le canotte dei Minnesota Timberwolves, dei Toronto Raptors e dei New Jersey Nets: in totale gioca 113 partite in Nba realizzando 4.5 punti di media.
Ultimo arrivo Adam Hanga,il gioiellino ungherese giunto in prestito dalla squadra basca del Vitoria.Sarà lui l’ala piccola titolare.
Rimane la sottoscrizione delle firme al contratto di Cavaliero ed il nodo Lakovic.Se ci sarà rottura con lo sloveno,già pronto il sostituto ,individuato nel ventiquattrenne canadese Cadougan di passaporto caraibico, reduce dalla prima esperienza da professionista nel campionato georgiano al Batumi dove ha raggiunto le semifinali play-off finendo top scorer dell’intera lega con 21,8 punti di media.
La squadra dunque è fatta,anche se la rifinitura non è finita per Nevola e Vitucci che dovranno prodursi in straordinari per individuare un altro titolare da ala forte,per rimediare alla fuga spagnola di Deshuan Thomas.Bando alle chiacchiere ,è tempo di raduno.