Pone entrambe le mani sul fuoco, caricato dalle certezze finora raccolte. In poche parole punta sul Napoli ad occhi chiusi Carletto Ancelotti, come davanti ad una sfera di cristallo e dalla sua posizione annuncia il futuro della squadra del cuore. Nelle sue parole nessun incantesimo nel girare al popolo azzurro ciò che vede, che sente e percepisce dopo sei mesi al timone della squadra del cuore. E’ qualcosa che accompagna i classici auguri di Buon Natale. Carletto va oltre: “Speriamo di trascorrere nella maniera migliore queste festività, finendo bene per avere un 2019 con i botti. C’è l’impegno di tenere questa squadra ad alto livello”. Tre partite in sei giorni, è un Natale piuttosto impegnativo rispetto al passato. Il calcio non si ferma. Ma Ancelotti resta tranquillo, la squadra segue un programma di lavoro specifico e non c’è da preoccuparsi: “Natale è importante per tutti. Cercheremo di far conciliare l’aspetto lavorativo con le feste. Ci alleneremo anche a Natale e faremo in modo da trascorrere il momento della festività ognuno nelle proprie case. In Inghilterra in queste feste si va tutti allo stadio. La squadra d’altronde dà segnali di buona condizione, recupera velocemente: dopo due giorni i ragazzi sono freschi e pimpanti”. Il calcio si arroventa nella coda dell’anno. Ecco la novità che fa bene al football italiano: “Sta ritornando la passione. Vedo maggiore partecipazione. Gli stadi sono più pieni. Il Var necessità di migliorare. Tutto sommato vedo un calcio in salute. Aggiungo che se fossimo passati agli ottavi noi e l’Inte, tutti avrebbero parlato di un calcio in ripresa. In Europa League, d’altronde, possiamo competere con tutte le italiane. A livello ambientale inoltre il presidente della Figc ha fatto discorsi importanti, seri e precisi”.
Nessun assillo particolare per l’undici iniziale che va in campo contro la Spal e nessuna anticipazione, naturalmente. L’unica eccezione riguarda Allan che resterà fuori per un problema: “Giocherà la squadra che ritengo migliore. Abbiamo tutta la rosa a disposizione, tranne il brasiliano che ha avuto il classico colpo della strega e non ci sarà. Tornerà con l’Inter. E’ intanto rientrato Mario Rui dopo i suoi problemi personali”. Dubbi nemmeno per Koulibaly e Insigne, diffidati. Restano fuori per evitare un altro giallo e squalifiche in vista dell’Inter? “No assolutamente. Non farli giocare significa tenerli fuori per due partite. Vogliamo fare un calcio propositivo e non facciamo calcoli. Contro la Spal farò le mie scelte senza pensare a quella dopo”. C’è anche Verdi: “Certo, sta bene e può essere utilizzato. Una chance per Younes? Non da titolare. Gli serve tempo, dopo la sosta sarà disponibile al cento percento”. Al tecnico sottoposto un quesito: Il Napoli è terribile nei finali delle partite. Come mai? “L’aspetto fisico è molto importante. Ha sicuramente condizionato il finale delle partite con Atalanta e Cagliari. Vantiamo pure calciatori freschi, giovani e forti che sanno giocare sempre ad altà intensità nelle partite e negli allenamenti. Gli altri li hanno anziani. E c’è anche un pizzico di buona sorte che arriva se lo meriti, se combatti e se lotti fino alla fine. E’ un’arma che abbiamo la fortuna di avere”. Si torna a parlare del Napoli anti-Spal. C’è spazio per Rog?, domanda dribblata: “Può essere la sua partita, di Ruiz o di Zielinski, in quella posizione”. L’argomento è scottante. Si parla di Todibo e Pavard. Arriveranno? Categorico il mister: “Sinceramente a gennaio non arriverà nessuno e nemmeno ci saranno partenze, a meno che non mi fanno scherzetti e qualcuno si incateni perché ha voglia di andare via a tutti i costi, ma non mi risulta. Eventuali cessioni potrebbero determinare un decadimento della qualità della rosa. Parlare di arrivi sarebbe d’altronde una mancanza di rispetto verso la rosa. Sarei irrispettoso verso Hysaj, Malcuit e Maksimovic mentre io sono invece contento di loro. C’è tempo per pensarci sul proposito di migliorare la rosa ma nemmeno sarà facile”. Nessun problema lì davanti in prima linea. Le coppie sembrano già fatte, solo quella Mertens-Milik non gode di molti punti nelle scelte e negli accoppiamenti. Ancelotti smentisce: “Non c’è nessuna controindicazione ed io ho sempre cercato di sfruttare i momenti buoni di ognuno di loro”. Si chiude con Moggi in visita alla Juve e con la pizza: “Moggi è stato il comandante per tanto tempo e non mi sembra grave che sia andato lì”. E la pizza?, Aurelio dice che quella romana è migliore perché croccante: “Ognuno ha i suoi gusti, a me piace morbida…”, e margherita