E un saluto a mano piena anche alla Lazio, trattata come il Bruges pochi giorni prima al San Paolo. Il Napoli in pochi giorni ha messo il turbo, ora vola, segna, travolge gli avversari. Ottanta minuti di gioco scintillante, trame a due tocchi, difesa alta, intensità, pressing sul portatore di palla laziale. Uno spettacolo. L’idea di calcio di Sarri comincia a dare i suoi frutti. Il resto arriva dal reparto offensivo napoletano, il più forte del torneo. E dopo un’occasione iniziale per Keita, che sprecava a pochi metri da Reina un invitante cross di Basta – unico errore difensivo della prova di Ghoulam – aveva inizio lo show di Gonzalo Higuain, assieme a Lorenzo Insigne. La prima rete dell’argentino è uno spot del suo repertorio,con dribbling sul centrale Hoedt, palla all’angolo destro di Marchetti, imparabile. Solo il primo campanello, poi arrivava il gol di Allan, su superba verticalizzazione nello spazio da Insigne, servito da Hamsik. Per il brasiliano ex Udinese, secondo gol oltre alla crescita esponenziale di condizione fisica. Nel primo tempo è assolo Napoli, la Lazio non regge sugli esterni, fatica a contenere Insigne, mentre Callejon corre a perdifiato sull’out opposto. E mentre i laziali provano a reagire all’inizio del secondo tempo per spezzare il ritmo azzurro, da una combinazione sulla sinistra tra Hamsik e Higuain arriva la serpentina del Pipita, avversari a terra come birilli, botta a colpo sicuro con miracolo di Marchetti. Ma c’era Insigne, tap in, 3-0. Gara in freezer, il resto era solo accademia, con spazio per la doppietta di Higuain (il povero Hoedt lo ricorderà per tante notti) e per la firma di Gabbiadini per il 5-0, con verticalizzazione di Allan, schema messo in pratica anche contro il Bruges, con rete di Callejon. Non c’è stata partita, azzurri con due marce in più, forza fisica e qualità tecnica. Servono altre conferme ma prima della Juve c’è il Carpi. Sarebbe stata la gara trabocchetto per il Napoli di Rafa Benitez, Sarri proverà a invertire il trend con le piccole, In attesa della Juve…
PAGELLE
Reina 6,5: Freddo e reattivo in uscita bassa su Keita, a fine gara con il 5-0 in ghiaccio. Per il resto, spettatore non pagante con piedi da regista di (almeno) Lega Pro
Hysaj: 7 Una sicurezza sull’out destro: potente, attento, accompagna l’azione con qualità e non soffre gli esterni laziali, neppure Felipe Anderson nella ripresa. Seconda gara di fila positiva, il titolare ora è lui.
Albiol: 6 Ritrova parte delle sue certezze, con Koulibaly in gran spolvero e la sicurezza di Hysaj. Solo un errore, fuorigioco interpretato male, sul 5-0 ma ha provveduto Reina. Un passo avanti.
Koulibaly: 7 Un gigante. Oltre 80 minuti sontuosi, qualche peccato di presunzione nel finale, evidenziato anche da Sarri in conferenza stampa. E’ l’uomo che può mettere una pezza ai problemi difensivi azzurri, deve continuare a crescere.
Ghoulam: 6,5 Ancora problemi in fase difensiva, entra molle su Basta e lo loancia in area sull’erroraccio di Keita davanti a Reina. In avanti ha piede e forza, duetta con Hamsik e Insigne. Per salire di livello, deve migliorare nell’applicazione nella sua metà campo.
Jorginho 7: Ancora bene, benissimo. Gioca a due tocchi, vertice basso, finalmente incisivo. Spesso scambia posizione con Hamsik, legge bene la gara, spesso va in verticale per la punta centrale. Stesso discorso usato per Hysaj: ora il titolare è lui, Valdifiori va in panca.
Allan 7: Secondo gol in tre gare di campionato per lui, oltre a tanta qualità e pure qualità. Verticalizza bene, gioca anche lui a due tocchi, funziona l’asse con Hysaj. E ha ancora margini di crescita.
Hamsik:7,5 E’ ovunque, con qualità e gamba. Si distende negli spazi, vede Insigne e Higuain. Da mezzala è tra i migliori calciatori del campionato, esce per un pestone alla caviglia.
Insigne: 8 E’ il suo momento, magie, dribbling, finalmente gioca anche verso la porta. Il suo primo tempo è quanto di meglio abbia offerto finora la Serie A, con Higuain c’è lo stesso linguaggio tecnico. Nella ripresa gestisce le forze, ma, come ha detto Sarri, è titolare inamovibile.
Higuain: 8 Il più forte in Serie A, senza dubbio. Quando si mette in moto, sono dolori per tutti. Quarto gol in due gare al San Paolo, deve sbloccarsi in trasferta. Il Napoli va dove lo porta lui.
Callejon: 6,5 Non va in rete ma il suo movimento è indispensabile, nel 4-3-3 è a suo agio, meno nel ruolo di seconda punta. Gioca tutta la gara, a Carpi potrebbe toccare a Mertens.
Sarri: 7 Lavoratore gentiluomo, il suo Napoli cresce, è vicino a quello che vuole. Lui è estasiato dalla forza offensiva dei suoi ma il Napoli non prende gol per la seconda volta in fila, in cerca del terzo indizio che fa la prova.