Con fatica, col sudore della fronte, con ansie, timori e sofferenze, ma soprattutto con il terzo gol, l’ultimo, quello firmato da Petagna che dopo la doppia rimonta dei giovanotti terribili dell’Empoli (privo all’ultimo momento anche dell’allenatore e di ben tre calciatori rimasti in hotel per disposizione della Asl, causa covid), è diventato il match-winner: l’ex spallino nel finale di partita consente al Napoli di approdare i quarti di finale di Coppa Italia, da giocare contro la vincente di Roma-Spezie, programmata nel cartellone per il 19 gennaio. Va detto che per gli azzurri di Gattuso non è stato semplice né agevole il passaggio di turno, giacchè anche contro i babies toscani a tratti si sono nuovamente aperte le ferite che si porta addosso la squadra, pur considerando l’ampio turnover praticato da Gattuso. I ragazzotti dell’Empoli per ben due volte hanno ripreso il vantaggio del Napoli con Bajrami, 21 anni, svizzero e ricco di qualità, costringendo gli azzurri – soprattutto nel finale – ad una disperata difesa prima e dopo il gol vincente di Petagna. E’ emersa quella che può essere definita la “paura di vincere”, mentre l’Empoli sfrontato e convinto e con la squadra numericamente rimediata, ha giocato in tutta scioltezza, con disinvoltura, senza timori né preoccupazioni, mettendo a dura prova la difesa azzurra benchè forte del rientro di Koulibaly, con Di Lorenzo, Rrahmani e Ghoulam compagni di cordata. Visibilmente scompensato il settore arretrato, comunque, probabilmente anche a causa di un reparto centrale scomposto e sofferente con Demme e Lobotka, sotto gli attacchi e le ripartenze della squadra prima in classifica della serie B. Più tardi Gattuso ha poi optato all’utilizzo di Fabian Ruiz e di Zielinski a metà ripresa e poi di Bakayoko, quest’ultimo nei sei minuti finali. Nella ripresa il tecnico si è giocato anche la carta Insigne, allo scopo di chiudere una partita che in rapporto delle forze il Napoli poteva e doveva vincere in carrozza, vantando tra l’altro un superLozano – suo l’assist per il gol dell’uno a zero di Di Lorenzo e suo il gol del doppio vantaggio azzurro – e un numero di occasioni-gol fallite – mondiale quella sballata da Insigne – come succede da tempo immemore, tra l’altro con un palo di Ruiz che ha bilanciato la traversa colpita da Matos in rovesciata. Il bilancio finale premia comunque gli azzurri e secondo un vecchio adagio del calcio “chi vince ha sempre ragione”, e meno male. “Abbiamo sofferto giocando contro una squadra di giovani interessanti. Quello del Napoli – ha osservato Gattuso a fine gara – sarà soprattutto un problema di testa: non è una questione di modulo 4-2-3-1 o 4-3-3. In questo momento stiamo venendo a mancare nelle occasioni che sistematicamente creiamo, concedendo poi campo agli avversari. Ci serve un maggiore equilibrio. Creiamo tanto, ma sia con l’Empoli che con l’Udinese abbiamo concesso troppo. Se crei tante palle-gol e non le realizzi diventa un problema, anche perchè ne subiamo tante. Ci teniamo la vittoria”.