Ta-pum, due botte secche, due micidiali colpi di testa di Milik e di Logano, calciatori con la valigia in mano, stendono il Verona e danno modo al Napoli di volare in campionato dopo la conquista della Coppa Italia. A passo di corsa e a testa bassa, insomma, per ricominciare per tentare il tutto per tutto nell’impresa ritenuta da tutti impossibile di raggiungere il quarto posto scalzando l’Atalanta di Gasperini. C’è qualche speranza? E’ sulla distanza il volatone che difficilmente offre margini di successo, ma in ogni caso va tentato il tutto per tutto, per coltivare un sogno nel quale Gattuso con qualche riserva sotto sotto ci crede ma che in pubblico resta coi piedi per terra, per non creare false illusioni nella gente. Anzi stronca con decisione qualsiasi discorso sull’argomento, pur se la scalata azzurra è sotto gli occhi di tutti. Di sostanza c’è che il Napoli riprende la marcia spedita che si era interrotta a causa della pandemia, contro un Verona che si è dovuto inevitabilmente arrendere di fronte ad una squadra che ha concesso ben poco ad avversari rognosi e temibili. D’altra parte la filosofia di Ringhio è ormai ben conosciuta: vuole solidità in difesa, governo del gioco a centrocampo, squadra raccolta e decisa nell’offendere. Tuttociò partendo da una moderata rivoluzione interna con Ospina tra i pali, Allan a destra del settore centrale e Politano più avanti con Milik promosso titolare dall’inizio. E non è andata mica male, anzi benissimo perché Milik ha lasciato il segno con un colpo di testa fulminante, il tredicesimo bersaglio della stagione, con dieci gol in campionato e tre nelle coppe. Bravo Gattuso anche nella gestione della partita che riesce a leggere benissimo e che con sapienza tecnico-tattica ha operato le sostituzioni per dare più forza alla squadra quando il Verona ha cercato di essere spavaldo e vincente, nell’agguantare il pari. Di nuovo non ha sbagliato una mossa Gattuso che dato spazio a Ghoulam tornato a sinistra dopo una vita, in sostituzione di Hysaj che aveva dato tutto. Gli altri cambi: Mertens per Milik, Fabian Ruiz per Allan, Lobotka per Demme. Rigenerata la squadra e più in palla rispetto ad un Verona pressoché disperato e che ha dovuto arrendersi ad un altro colpo di testa fulminante, quello di Hirving Lozano, la vera sorpresa della domenica, dopo l’episodio dell’allontanamento durante il lavoro in settimana. Ecco Gattuso: “Non possiamo rilassarci, non dobbiamo pensare alla Champions, non so se basteranno le undici partite che restano per andarci. Ringhio pensa al futuro: “Per la prossima stagione resteranno l’ottanta per cento degli attuali giocatori”, e adesso sotto con la Spal, la corsa continua.