Domani la battaglia: va in scena Napoli-Inter alle ore 12.30 al Caduti di Brema e per le azzurre, reduci da tre sconfitte nelle prime tre gare di campionato (e dal successo in Coppa Italia di Pontedera), sarà “la partita delle partite” – come ha sottolineato mister Marino nell’immediata vigilia del match. “Una sfida difficile contro un’avversaria a livello delle prime delle classe – ha sostenuto il tecnico del Napoli Femminile – in cui speriamo di confermare i progressi che abbiamo mostrato nell’ultimo periodo perché abbiamo bisogno di iniziare a muovere la classifica”. Assenti Goldoni e Cameron, disponibili invece tutte le altre calciatrici della rosa in attesa che arrivi il transfert per l’australiana Huynh. La partita contro l’Inter sarà l’occasione per le calciatrici del Napoli Femminile per omaggiare la memoria di Maria Paola Gaglione, giovane ragazza di Caivano la cui tragica morte ha sconvolto il gruppo azzurro. Paola Di Marino, Giulia Risina, due tra le veterano e le compagne effettueranno il riscaldamento con una maglia nera con la scritta “Maria Paola vive” sul petto e sulla schiena gli hashtag #stopomotransfobia #stopmisoginia. La maglietta sarà indossata da tutte le componenti della squadra ma anche dalle donne che fanno parte dello staff tecnico e dirigenziale del Napoli Femminile. Le ragazze hanno idealmente voluto dedicare una lettera a Maria Paola, piena di sentimento e di amore: “Siamo tristi, sconvolte e arrabbiate per la storia di Maria Paola, non c’è bisogno di raccontarvela. Siamo tristi perché si tratta dell’ennesima donna che paga il conto in cui tanti, troppi uomini si sentono ancora in diritto di poter prendere decisioni sul corpo e sulla vita delle donne. Siamo sconvolte perché la fa da padrone e il più forte sente di poter schiacciare sempre e comunque il più debole. Siamo arrabbiate perché non è giusto. Non è giusto che ogni giorno ragazzi e ragazze debbano lottare semplicemente per farsi accettare per quello che sono, per esistere e resistere in un mondo che odia le differenze, che odia ciò che non capisce, che non vuole capire. Vogliamo dirlo a gran voce: Maria Paola rappresenta tante ragazze come noi, ragazze innamorate che vogliono amare liberamente. Adesso basta. Fermiamo l’omotransfobia e la misoginia in Italia”.