“Serie A, serie A, serie A”, sembra di immaginarlo l’urlo possente delle Ragazze del Napoli in rosa premiate per lo strepitoso straordinario campionato che hanno sostenuto e condotto con uno sprint terrificante, stroncando tutte le avversarie nell’ultimo tratto della stagione giocato prima della sospensione. Ebbene, la promozione nella massima serie del campionato femminile alle “Eroine Azzurre”, non gliela può togliere nessuno. Con l’ansia addosso e la speranza nel cuore, l’ufficialità è una questione di giorni, dovrà annunciarla in pompa magna il Consiglio Federale al termine della prossima riunione con il presidente Gravina ed a cui parteciperà Chiara Mantovani – figlia del grandissimo numero uno della Samp di Vialli e Mancini, Paolo Mantovani – che presiede la Divisione Femminile della Figc. Decisione che viene data per scontata, insomma una formalità, giacchè – tra l’altro – i club che dovranno partecipare al prossimo campionato dovranno aumentare di numero, così com’era stato sottoscritto un po’ di tempo fa il relativo protocollo. Un grande passo avanti naturalmente per il calcio femminile, sulla strada del professionismo per la qualità delle calciatrici e il loro numero crescente, per lo spessore dei club coinvolti e per l’attrazione e l’attenzione sempre più elevate da parte degli sponsor interessati. Insomma un giro nient’affatto indifferente, ad ogni livello. Detto in un orecchio alla tifoseria azzurra di ogni ordine e grado, l’annuncio dello sbarco in A metterà difronte le Girls di Marino alla Juventus, alla Fiorentina e ad altre formidabili formazioni che vanno per la maggiore nel calcio femminile. Anche per questo le Azzurre vogliono e dobbiamo festeggiarle. Insomma la Federazione non potrà negare a queste folgoranti ragazze di realizzare quello per cui si sono battute con grande merito per un’intera stagione o quasi, balzando in testa alla classifica della B conquistando una posizione prestigiosa, ottenuta con il sudore della fronte e per niente discutibile. Giù il cappello, insomma, è il caso di rendere gli onori al Napoli in gonnella, allo staff tecnico e societario. A dirla francamente, avevamo immaginato un’amichevole a fine stagione tra le straordinarie Girls di Beppe Marino e la squadra di Calcio dell’Ussi Campania, cioè il team dei giornalisti sportivi che da una vita opera sui campi di calcio intervenendo in manifestazioni di carattere benefico o comunque di grande richiamo e spessore. Per fortuna qualcuno ci ha messo in guardia in tempo, suggerendoci di soprassedere. E il motivo c’è: “Attenzione, queste ragazze non guardano in faccia a nessuno, vi daranno almeno 15 gol, rischiate una figuraccia, questa partita è da evitare, meglio per voi…”, parole benedette e grazie tanto per la messa in guardia. Vuol dire che il giorno della festa, alle Azzurre verrà tributato un saluto alla voce e un lunghissimo applauso per aver ridat alla città in riva al Golfo dopo una vita il calcio di serie A al femminile. La nobile impresa ha naturalmente delle grandi protagoniste e un giusto e dovuto riconoscimento coinvolge in pieno la bomber greca Deppy Chatzinikolau, un’iradiddìo per qualsiasi avversaria e qualunque difesa, così definita da chi se ne intende: “E’ un terribile numero “9” con i piedi alla Bruno Giordano”. Deppy in realtà oltre ai gol si pone volentieri a disposizione della squadra, come un autentico condottiero. Marino stravede per lei che ha solo venti anni e che crescendo aumenterà nella spietatezza già dimostrata. E poi? E poi altri “gioielli” da portare in palmo di mano, Giulia Risina, classe e fantasia allo stato puro, ma anche un carattere di ferro; siciliana di Catania, il fuoco nelle vene, la dolcezza nel piede e la testa proiettata verso grandi e straordinari traguardi, l’alta classifica in assoluto e la Nazionale quando sarà. E perché no Paola Di Marino, difensore di altissimo livello, il sole e il mare di Procida nelle sue radici e nei suoi occhi, sul campo un muro invalicabile per tutti: gente di là non si passa, per qualsiasi attaccante meglio non incrociare nemmeno il suo sguardo, meglio stare alla larga. Così tutto il gruppo ora in attesa degli eventi e sulle spine. Ma sono soprattutto rose e le rose alla fine fioriranno…