Rocambolesco il test anti-Barca dall’inizio, durante la partita e alla fine del match, dal primo gol di Hysaj con la maglia azzurra e in serie A in 192 presenze, al poker di reti realizzate dal Sassuolo e annullate tutte e quattro per fuorigioco dei calciatori di De Zerbi, fino al gol del raddoppio azzurro firmato da Allan entrato a dieci minuti dalla fine e segnato dal brasiliano al terzo minuto dei sei di recupero. Un match insomma abbastanza tirato ed a tratti anche ben giocato, ma con luci e ombre che hanno tenuto Ringhio sulle spine sino alla fine e un po’ tormentato anche dopo. Ancora sofferente e tiratissimo nei concetti l’allenatore azzurro, almeno a botta calda dopo la partita. Gattuso è probabilmente rimasto un po’ scontento su alcuni aspetti mostrati dalla squadra ma è apparso anche molto felice del Napoli double-face visto in campo: parecchie le cose belle ma altre nient’affatto tali, per Ringhio però tutto si può aggiustare in quest’ultimo periodo di tempo, per presentarsi pronti all’appuntamento fissato con Messi e i suoi compagni. Vuol dire pure che il match col Barcellona lo ha preso di brutto e averlo giocato in anticipo e vinto nella prova generale con la squadra di De Zerbi – che a suo parere gioca lo stesso calcio dei catalani – gli dà comunque la convinzione che la grande impresa in programma l’8 agosto si può anche realizzare: “Avevo chiesto di alzare l’asticella, tra due settimane possiamo entrare nella storia del Napoli, non siamo mai arrivati ai quarti, possiamo arrivare tra le prime otto. E’ chiaro, c’è un po’ di stanchezza, si gioca ogni tre giorni. In questo senso la città non aiuta, qui ci sono tante belle isole, non è facile restare a casa sul divano. In campo la luce l’abbiamo spenta a tratti. C’è stato poco veleno in passato, però la squadra mi è piaciuta perché ho visto una voglia di soffrire diversa”. Quattro gol a carico, per fortuna non hanno contato nulla perché in fuorigioco, è paradossale, è da scrivere nelle pagine di storia del football: “Prendiamo troppi gol e ne facciamo pochi, eppure si sta creando tanto. Col Parma abbiamo fatto schifo. Sotto questo profilo dobbiamo migliorare. Nel primo tempo abbiamo creato nove palle-gol ma non le abbiamo finalizzate. C’è pure quel palo di Politano. Dobbiamo diventare una squadra pensante capace di restare 95 minuti sul pezzo. A tratti siamo squadra, a tratti no, ma non è stata una partita da cinquanta e cinquanta”. Preoccupano i dati del contagio in Catalogna? “E’ l’Uefa che deve decidere, non si deve scherzare perché abbiamo visto cosa può fare il coronavirus”. C’è fiducia, comunque per Barcellona e la fiducia la fa girare in giro in maniera contagiosa capitan Insigne: “Dobbiamo andare lì e provare a fare la nostra gara, non dobbiamo partire sconfitti. Proveremo a vincere per passare il turno”, è il nobile proposito.