Una furia il Napoli, all’inferno il Parma affondato dagli azzurri con quattro gol firmati da Zielinski, da Milik autore di una doppietta e da Ounas infilato nel match nel finale di una partita pressoché dominata interrottamente dai giocatori azzurri. Agli avversari i protagonisti dell’impresa hanno lasciato soltanto un quarto d’ora all’inizio della ripresa. Roba di poco conto, comunque, giacchè il Napoli come e quando ha voluto ha travolto i Ducali senza se e senza ma. Un grande Napoli, è vero, che ha fatto quel che voleva, cancellando tra l’altro dubbi e perplessità sorti negli ultimissimi tempi e che ha anche risolto il problema dell’inefficacia offensiva accusata dagli uomini di prima linea senza Insigne squalificato. Ebbene, pure quel tormento è stato represso e risolto, almeno per quanto riguarda Milik che ha allungato il suo bottino personale portandolo a 14 reti complessive, di cui due al Parma, il primo con una furbata su punizione (36’) passata sotto alla barriera avversaria, il secondo (73’) con un’altra magistrale conclusione facendo fuori Bruno Alves nell’area del Parma per depositare la palla in rete sulla destra di Sepe. Il primo gol lo aveva firmato Zielinski (18’), l’altro componente della furia polacca, autore di bellissimo taglio su palla magistrale che gli ha offerto di ritorno Hysaj in una micidiale triangolazione, era l’inizio di una goleada portata a compimento dalla doppietta di Milik e del quarto gol di Ounas (82’, terzo gol di una serie personale). Fine dell’astinenza, insomma. Ma non per Mertens che è a secco dal mese di dicembre. Un momento di gloria per Meret invece, autore di uno splendido intervento in angolo su di una bella botta di Gervinho, l’unico momento favorevole al Parma al quale in prima battuta l’arbitro Chiffi aveva concesso un calcio di rigore (54’) per un fallo di Malcuit su Bruno Alves, rigore poi annullato attraverso il Var per un precedente intervento scorretto su Callejon, sfuggito all’arbitro. Per il Parma non c’erano più speranze a quel punto, giacchè Milik (73’) sfruttava al massimo un lancio stoppando la palla in velocità ed a seguire metteva nella porta avversaria, per il 3 a 0. Con il Parma in ginocchio, Ancelotti tirava fuori Milik e spediva in campo Ounas. C’era gloria anche per lui che concludeva in rete una triangolazione con Verdi, messo dentro a sua volta al posto di Zielinski. Un trionfo insomma, legato in gran parte non solo alla solidità della difesa che nel corso della gara ha però perduto Maksimovic a causa di un infortunio ad una caviglia, con Luperto al suo posto dal 46’, ma anche dal tandem del centrocampo Allan-Fabian Ruiz, straordinari interpreti nella zona centrale. A loro si è unito Zielinski, pure lui a livelli altissimi: lì sulla sinistra ha fatto girare la testa a quanti capitavano sulla sua strada. Su buoni livelli pure Malcuit a destra con Callejon capitano di giornata (Insigne squalificato) e Hysaj sulla sinistra, a completare il quadro in prospettiva Juve sempre a più tredici e di scena al S.Paolo domenica prossima in notturna. Legittima la soddisfazione di Ancelotti che ha ritrovato il miglior Napoli possibile reduce da due pareggi consecutivi senza reti e che non segnava in trasferta da tre partite: “Sottolineo la prestazione di altissimo livello, soprattutto. Vogliamo far bene sino alla fine. Non c’è niente di deciso in campionato. Le altre incalzano e la Juve è lì davanti perché ha fatto meglio di tutti”. Incredibile, c’è lo zampino di Ronaldo nella punizione-gol (la terza della serie) di Arkadius Milik. La spiegazione di Ancelotti: “Sì, è un insegnamento di Ronaldo. La barriera era troppo vicina ed era più facile far passare la palla disotto, così come è stato. L’ho suggerito io a Milik”, tanto di guadagnato.