Scandone piegata nel finale

Un rullo compressore, la capolista Reggio. La Sidigas  lotta con grande intensità  e se la gioca alla pari per poi lasciarsi  piegare solo nelle battute finali per 94 a 88 . Match di grande fascino con la temibilissima  Grissin Bon ,  reduce dalla sbornia positiva contro Milano ed amareggiata  per la grossa delusione maturata contro Bonn. Dall’altra parte c’è una Sidigas in piena salute che, nonostante una stagione iniziata tardi, si è ritrovata alla corte di Vitucci con tre successi filati e tenta ora la scalata al vertice della classifica. Partenza di fuoco .Le due squadre se le danno di santa ragione. E’ Harper ad aprire le danze .La risposta è una delle tante triple centrate da Polonara con cui una scatenata Reggio prova a depistare gli avversari. L’equilibrio del periodo non si spezza fino a due minuti dalla fine quando due missili teleguidati di Kaukenas e Lavrinovic consentono agli emiliani un break significativo di 8 a 0 facendoli volare  sul 18 a 26.Si ricomincia con l’infallibile mira di Lavrinovic  ed una tempesta di bordate fa presagire il peggio quando lo stesso Lavrinovic piazza un’altra bomba delle sue  per il 31 a 42.Sembra finita, con l’inerzia della partita  decisamente a favore dei reggiani. Ed invece è qui che vien fuori la  Scandone  con tutti i suoi attributi di atletismo e  tecnica. La spinta ,come sempre, la dà il capitano. Cavaliero suona la sveglia con una tripla provvidenziale  che indica la strada  ad Anosike e soci  sulla maniera giusta per riagguantare  i primi della classe. Un alley oop spettacolare  della premiata ditta Gaines-Banks fissa il tempo  sul perfetto equilibrio (46-46) .Il festival delle triple  continua  con Hanga e Cinciarini a vivacizzare il rientro in campo. Ora è Avellino che prova ad allungare ,avvalendosi dello strapotere sotto plancia di Anosike e della tecnica raffinata dell’ungherese Hanga. Quando poi anche Lechtaler  comincia a trovare il canestro dal pitturato la gara diventa emozionante. Si gioca sui nervi. Il cuore ed il cinismo  in queste gare contano eccome. La Scandone stringe i denti e riesce a chiudere il periodo in vantaggio(70-67).Ultimo atto di una gara emozionante dal primo all’ultimo giro di lancette. La Grissin Bon con un devastante break di 10 a 0 si riprende la testa (76 ad 81),per essere riagguantata da Cavaliero a sessanta secondi dalla fine. Ormai ,però,l’indicatore della benzina segna rosso. A  piegare le ultime resistenze ci pensano Lavrinovic  con 6  splash di fila  e un Della Valle infallibile dalla lunetta.

Nella foto coach Menetti