Dagli e dagli ,alla fine è successo. La dirigenza Sidigas ha deciso di allontanare l’uomo su cui aveva fortemente investito per un progetto di grandeur. Il decimo insuccesso è stato fatale al coach veneziano e non tanto per la nuova sconfitta, ma per come è maturata. Ci si aspettava una reazione forte con un avversario brillante ma alla portata .Ed invece niente. Un compitino svolto senz’anima , quasi per dovere di cronaca e comunque privo di quella determinazione indispensabile per strappare coi denti un successo fuori casa. Patron De Cesare al suo delfino ha concesso fiducia oltre ogni ragionevole limite, ma il troppo è diventato davvero troppo. Aveva apparentemente mostrato buon viso ad una stagione fallimentare fatta di grandi investimenti e di nessun risultato , considerandola un infortunio di percorso da non imputare al suo Frank arrivato a giochi già fatti. Per lui aveva buttato all’aria un signor allenatore come Cesare Pancotto ,pagando persino una penale alla società varesina, pur di portarlo alla sua corte. E’ andata male al primo tentativo ma non ci ha pensato due volte a ridargli carta bianca per la stagione successiva nella costruzione del gruppo con budget importanti che altre piazze nemmeno si sognano. Gli ha creduto quando la squadra si è frantumata impattando su formazioni di valore come Reggio , Brindisi e Sassari ed ha continuato a credergli persino quando le ha prese da un evanescente Varese o da un’Orlandina dopolavorista .Ha ignorato i mugugni della piazza che ne chiedeva la testa per fargli un ultimo regalo, l’allenatore in campo, l’uomo guida che avrebbe dovuto rivoltare la squadra come un calzino. Ma qui il credito di Vitucci è giunto al capolinea. Si potrebbe discutere sul timing, sulla capacità cioè di prendere decisioni tempestive, ma non servirebbe a nulla. A cosa serve speculare su quando la decisione andava presa per ridare credibilità ad una stagione persa, nonostante il ritorno in Coppa Italia e la salvezza quasi sicura? E’ il momento ora di Fabrizio Fratres, guarda caso lo stesso che aveva preso il posto di Vitucci alla guida di Varese per una esperienza sfortunata conclusa anzi tempo. Il contratto è solo fino alla fine della stagione, nell’evidente tentativo di provocare quello ” schok” invocato proprio dal tecnico lagunare, di calmare la piazza, ma soprattutto di reperire il tempo necessario per riflettere sull’immediato futuro. E tutto alla viglia del ritorno di Giorgio Valli, coach inviso al Paladelmauro ,che chiede proprio alla trasferta di Avellino il passi di accesso ai play off. Ne vedremo delle belle. In bocca al lupo , Fratres !